Grazie alla competenza e all’esperienza del Siulp, non per ultimo alla disponibilità pressoché totale ad una collaborazione costruttiva dell’Ufficio preposto al trattamento delle pensioni dei poliziotti, alcune gravi anomalie che determinavano una perdita del valore della pensione dei colleghi è stata risolta.
Nelle medesime segnalazioni, come potete constatare e leggere negli allegati, emergono la fondatezza delle criticità evidenziate dal Siulp, l’intervento dell’Ufficio previdenza e trattamento pensionistico per eliminarle, nonché le criticità per le quali, ad oggi, non è stato ancora possibile giungere alla costituzione dei fondi previdenziali integrativi.
La nota di risposta, infatti, nel fare riferimento alla specificità della previdenza del nostro Comparto (sei scatti pari al 15% del trattamento di fine servizio che verrebbero persi nel momento in cui il TFS viene trasformato in TFR con una grave perdita economica) chiarisce che sino a quando non si troverà una soluzione per compensare queste specificità, difficilmente si riuscirà a giungere ad un accordo per l’istituzione della previdenza complementare. In tal senso il Siulp, sul tavolo del rinnovo contrattuale, riproporrà la questione con forza al fine di trovare un’adeguata soluzione che consenta, senza avere la perdita economica per la mancata applicazione dei sei scatti sulla buona uscita, l’attivazione dei fondi complementari previdenziali.
In ultimo, attesa la fondatezza delle criticità che il Siulp ha posto rispetto ai calcoli errati nella determinazione della pensione, l’Amministrazione diramerà un’apposita circolare in modo da dare precise indicazioni agli uffici periferici per fornire le giuste informazioni giuridiche ed economiche da trasmettere all’INPS provinciale (che come riportato nella risposta ad oggi, per legge, ha competenza esclusiva ad erogare la prestazione previdenziale) al fine di evitare in futuro gli errori già riscontarti e segnalati dal SIULP.
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