Pubblicato il “Quaderno di Polizia Cibernetica”

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Dati criptati e sicurezza pubblica Nella foto: Quaderno di polizia cibernetica

La Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica ha pubblicato il n.1 del “Quaderno di Polizia Cibernetica. Prevenire – Contrastare – Proteggere”.

Si tratta di un documento organico, a contenuto scientifico e nello stesso tempo operativo, utile alla formazione e all’aggiornamento degli operatori del settore.

Il Quaderno tratta l’argomento integrando competenze giuridiche, ingegneristiche, strategiche e investigative. L’analisi di casi concreti – come l’attacco a SolarWinds o il data breach al Ministero della Difesa britannico – rafforza la valenza pratica dell’opera, dimostrando come anche minime vulnerabilità nella supply chain possano compromettere l’intero ecosistema digitale.

Grande rilievo è attribuito alla Cyber Threat Intelligence (CTI), intesa definita leva strategica per una postura difensiva proattiva. Grazie all’impiego di strumenti predittivi, IA e condivisione in tempo reale di indicatori di compromissione, la CTI consente una protezione efficace di reti complesse e infrastrutture essenziali, supportando anche la gestione degli incidenti informatici secondo i più avanzati modelli internazionali.

Tra i contributi più interessanti figurano quelli su:

  • utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito sia difensivo che offensivo;
  • ruolo delle piattaforme di Threat Intelligence Sharing, fondamentali per costruire una sicurezza collettiva basata su collaborazione e interoperabilità;
  • adozione di tecnologie predittive per la protezione delle supply chain digitali;
  • introduzione e il potenziamento di strumenti investigativi come AIM4SIE e il sistema automatizzato di riconoscimento facciale SARI.

La parte conclusiva dell’opera evidenzia come la sicurezza cibernetica sia ormai componente essenziale della sicurezza nazionale e della fiducia del cittadino nei confronti dello Stato. L’evoluzione delle minacce – sempre più ibride, pervasive e supportate da attori sofisticati, anche statuali – impone risposte sistemiche, fondate su professionalità specializzate, cooperazione interistituzionale e aggiornamento continuo.

Il Quaderno si pone dunque, a pieno titolo, come un utilissimo strumento operativo, utile a:

  • consolidare un ecosistema cibernetico nazionale più resiliente, consapevole e cooperativo;
  • estendere la cultura della sicurezza a tutti i livelli della Pubblica Amministrazione e del tessuto produttivo;
  • promuovere sinergie stabili tra forze di polizia, agenzie nazionali, mondo accademico e settore privato.
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