Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano
L’arresto di Sigismondo Di Puorto, considerato il braccio armato e violento del clan dei Casalesi nonché il reggente dell’organizzazione criminale dopo l’arresto di Iovine, è la conferma della grande professionalità, abnegazione e spirito di sacrificio dei colleghi casertani che ancora una volta, nonostante le difficoltà e la scarsità di mezzi e risorse, stanno continuando imperterriti a raccogliere risultati positivi nello smantellamento del sanguinoso clan dei Casalesi – ad affermarlo Felice Romano – Segretario Generale del SIULP – che, rammentando che proprio oggi ad Arcore è in atto una protesta dei poliziotti e di tutti gli appartenenti al Comparto Sicurezza contro i nefasti tagli operati con la legge di stabilità e che mettono a rischio l’operatività della funzione di polizia, sottolinea come questo ennesimo arresto è la dimostrazione che se il governo non fa venire meno le risorse e gli strumenti necessari a sconfiggere la criminalità organizzata, la guerra si può vincere.
Occorre, sottolinea Romano, che il Presidente Berlusconi avochi a se la questione riguardante l’iter parlamentare dell’emendamento proposto dal Ministro Maroni e finalizzato ad eliminare i tagli delle risorse necessarie alla funzionalità delle Forze di Polizia, atteso che il Ministero dell’Economia, malgrado l’impegno del Ministro degli Interni, portato avanti a titolo personale e non a nome del governo, continua ad alzare una diga schizofrenica ed invalicabile che, dal primo gennaio del prossimo anno, non consentirà più ai poliziotti di assestare duri colpi alla criminalità organizzata come l’arresto di Di Puorto che si aggiunge agli altri 28 già operati nell’ultimo biennio.
Ci auguriamo, conclude Romano, che il Presidente del Consiglio dia un segnale incontrovertibile di riconoscenza ma anche di riconoscimento concreto, ripristinando le necessarie risorse, agli uomini e alle donne della Polizia di Stato e del Comparto Sicurezza che con sacrifici e rischi personali garantiscono la sicurezza, la democrazia, l’ordine pubblico ma anche un’azione vincente nella guerra contro la criminalità organizzata.
i lanci di agenzia
CAMORRA: DI PUORTO;SIULP,GRANDE RISULTATO NONOSTANTE RISORSE
(ANSA) – ROMA, 20 DIC – ”L’arresto di Sigismondo Di Puorto, considerato il braccio armato e violento del clan dei Casalesi, e’ la conferma della grande professionalita’, abnegazione e spirito di sacrificio dei colleghi casertani che ancora una volta, nonostante le difficolta’ e la scarsita’ di mezzi e risorse, stanno continuando imperterriti a raccogliere risultati positivi nello smantellamento del sanguinoso clan dei Casalesi”. Lo afferma in una nota Felice Romano, segretario generale del Sindacato di polizia Siulp. Un arresto importante, dunque, che avviene proprio nel giorno che ”ad Arcore e’ in atto una protesta dei poliziotti e di tutti gli appartenenti al Comparto Sicurezza contro i nefasti tagli operati con la legge di stabilita’ che mettono a rischio l’operativita’ della funzione di polizia”. Secondo il Siulp, ”se il governo non fa venire meno le risorse e gli strumenti necessari a sconfiggere la criminalita’ organizzata, la guerra si può vincere”. ”Occorre – prosegue il segretario generale del sindacato – che il Presidente Berlusconi avochi a se’ la questione riguardante l’iter parlamentare dell’emendamento proposto dal ministro Maroni finalizzato ad eliminare i tagli delle risorse necessarie alla funzionalita’ delle Forze di Polizia, considerato che il Ministero dell’Economia continua ad alzare una diga schizofrenica ed invalicabile che, dal primo gennaio del prossimo anno, non consentira’ piu’ ai poliziotti di assestare duri colpi alla criminalita’ organizzata, come l’arresto di Di Puorto”. ”Ci auguriamo – conclude Romano – che il presidente del Consiglio dia un segnale incontrovertibile di riconoscenza ma anche di riconoscimento concreto, ripristinando le necessarie risorse agli uomini e alle donne della Polizia di Stato e del Comparto Sicurezza”.
Camorra/Siulp: Tagli metteranno a rischio arresti eccellenti Segretario generale Siulp lancia appello a premier Berlusconi
Napoli, 20 dic. (Apcom) – L’arresto di Sigismondo Di Puorto, considerato il braccio armato dei Casalesi nonché il reggente dell’organizzazione criminale dopo l’arresto di Antonio Iovine, è “la conferma della grande professionalità, abnegazione e spirito di sacrificio dei colleghi casertani che, ancora una volta, nonostante le difficoltà e la scarsità di mezzi e risorse, stanno continuando imperterriti a raccogliere risultati positivi nello smantellamento del sanguinoso clan”. Così, in una nota, Felice Romano, segretario generale del Siulp. Romano ricorda che, proprio oggi ad Arcore, è in atto una protesta dei poliziotti e di tutti gli appartenenti al comparto Sicurezza contro “i nefasti tagli operati con la legge di stabilità e che mettono a rischio l’operatività della funzione di polizia”. “Questo ennesimo arresto è la dimostrazione che se il Governo non fa venire meno le risorse e gli strumenti necessari a sconfiggere la criminalità organizzata, la guerra si può vincere. Occorre – sottolinea Romano – che il presidente Berlusconi avochi a sè la questione riguardante l’iter parlamentare dell’emendamento proposto dal ministro Maroni e finalizzato ad eliminare i tagli delle risorse necessarie alla funzionalità delle forze di polizia”. Il numero uno del Siulp, inoltre, ricorda che dal primo gennaio del prossimo anno, i tagli previsti “non consentiranno più ai poliziotti di assestare duri colpi alla criminalità organizzata”. “Ci auguriamo – conclude – che il presidente del Consiglio dia un segnale incontrovertibile di riconoscenza, ma anche di riconoscimento concreto, ripristinando le necessarie risorse, agli uomini e alle donne della polizia di Stato e del comparto Sicurezza che, con sacrifici e rischi personali, garantiscono la sicurezza, la democrazia, l’ordine pubblico, ma anche un’azione vincente nella guerra contro la criminalità organizzata”
Camorra: arrestato Sigismondo Di Puorto. Siulp: plauso ai colleghi e appello a Berlusconi
Grnet – Roma, 20 dic – «L’arresto di Sigismondo Di Puorto, considerato il braccio armato e violento del clan dei Casalesi nonché il reggente dell’organizzazione criminale dopo l’arresto di Iovine, è la conferma della grande professionalità, abnegazione e spirito di sacrificio dei colleghi casertani che ancora una volta, nonostante le difficoltà e la scarsità di mezzi e risorse, stanno continuando imperterriti a raccogliere risultati positivi nello smantellamento del sanguinoso clan dei Casalesi» – ad affermarlo Felice Romano, Segretario Generale del SIULP il quale, rammentando che proprio oggi ad Arcore è in atto una protesta dei poliziotti e di tutti gli appartenenti al Comparto Sicurezza contro i nefasti tagli operati con la legge di stabilità e che mettono a rischio l’operatività della funzione di polizia, sottolinea come questo ennesimo arresto è la dimostrazione che se il governo non fa venire meno le risorse e gli strumenti necessari a sconfiggere la criminalità organizzata, la guerra si può vincere.
«Occorre – sottolinea Romano – che il presidente Berlusconi avochi a se la questione riguardante l’iter parlamentare dell’emendamento proposto dal Ministro Maroni e finalizzato ad eliminare i tagli delle risorse necessarie alla funzionalità delle Forze di Polizia, atteso che il Ministero dell’Economia, malgrado l’impegno del Ministro degli Interni, portato avanti a titolo personale e non a nome del governo, continua ad alzare una diga schizofrenica ed invalicabile che, dal primo gennaio del prossimo anno, non consentirà più ai poliziotti di assestare duri colpi alla criminalità organizzata come l’arresto di Di Puorto che si aggiunge agli altri 28 già operati nell’ultimo biennio».
«Ci auguriamo – conclude Romano – che il presidente del Consiglio dia un segnale incontrovertibile di riconoscenza ma anche di riconoscimento concreto, ripristinando le necessarie risorse, agli uomini e alle donne della Polizia di Stato e del Comparto Sicurezza che con sacrifici e rischi personali garantiscono la sicurezza, la democrazia, l’ordine pubblico ma anche un’azione vincente nella guerra contro la criminalità organizzata».