6° Consiglio Generale – “Nei valori: rinnovarsi per migliorarsi”

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DOCUMENTO FINALE
Il Consiglio Nazionale del SIULP riunito a Roma il 7 e 8 giugno 2010
APPROVA
La relazione e le conclusioni del Segretario Generale Felice Romano
MANIFESTA
Soddisfazione per i contenuti dell’accordo relativo al fondo incentivante per l’anno 2009, vigilando affinché i relativi emolumenti siano corrisposti in tempi brevi.
RITIENE
Deplorevole l’atteggiamento del Governo nel suo insieme e del ministro dell’interno in particolare, il quale rispetto agli impegni formalmente assunti sui tavoli contrattuali e di confronto con le parti sociali, e mai onorati, persiste in una politica dilatoria e demagogica basata sulla strategia degli annunci millantando investimenti e promesse in tema di sicurezza, a fronte dei quali si registrano, invece, solo tagli e penalizzazioni normative e retributive per il personale che, con l’ultima manovra in aggiunta ai tagli del decreto Brunetta, minano l’operatività della Polizia.
ESPRIME
Un giudizio fermamente negativo sulla manovra finanziaria che pregiudica la specificità fondamentale della funzione di polizia, perno essenziale e cerniera di sutura tra sicurezza e sviluppo. Perché non può esserci sviluppo senza sicurezza giacché la produzione di sicurezza è non solo necessaria per assicurare una libera e civile convivenza, ma è anche elemento essenziale per lo sviluppo stesso che non può fare a meno di relazioni economiche e sociali affrancate dai vincoli e dai condizionamenti della criminalità.
Per tale ragione, la scelta ed il senso di responsabilità con cui il SIULP ha condotto le proprie strategie rivendicative in tutti questi anni investendo sull’aspetto accessorio della retribuzione, legando una parte rilevante di questa alla produttività, rischia oggi di rilevarsi oltremodo penalizzante per i lavoratori del comparto sicurezza alla luce dei contenuti di una manovra finanziaria licenziata dal Governo, che, nel prevedere un tetto massimo alla retribuzione principale ed accessoria dei lavori di Polizia rispetto ai livelli dell’anno precedente, mettendo in crisi i meccanismi che regolano l’organizzazione e l’esecuzione dei servizi di polizia primari, quali il controllo del territorio, l’ordine pubblico e le attività di investigazione.
RITIENE
Preoccupanti i contenuti del progetto di legge sulle intercettazioni telefoniche che rischiano di sottrarre un prezioso strumento operativo che ha finora consentito alle forze di Polizia di raggiungere importanti risultati nella lotta alla criminalità. Per quanto sia condivisibile la necessità di prevedere forme di riservatezza e garanzia nella fase delle indagini preliminari, non si vede come tale esigenza possa essere soddisfatta da una disciplina normativa che limita la durata delle intercettazioni telefoniche a soli 75 giorni, prevedendo proroghe eventuali di sole 48 ore. Un meccanismo, questo, che priverà di efficacia uno dei fondamentali strumenti a disposizione degli investigatori.
PROCLAMA
Per tali ragioni, lo stato di mobilitazione della categoria sia contro quella che si prefigura come una iniqua manovra economica correttiva, che ancora una volta colpisce i lavoratori delle forze di polizia senza incidere sui reali e vergognosi sprechi più volte denunciati dal SIULP, sia contro la ventilata riforma della disciplina delle intercettazioni, provvedimenti il cui effetto combinato determinerà un inaccettabile abbassamento dei livelli di produzione della sicurezza nel nostro Paese.
CONDIVIDE
La proposta del Segretario generale di attuare, quale iniziale forma di protesta, una pubblica manifestazione con raccolta di firme da effettuarsi in tutte le città in corrispondenza delle sedi istituzionali, sensibilizzando l’opinione pubblica sui devastanti effetti che ineluttabilmente produrranno gli articolati normativi al vaglio del Legislatore ed in particolare la paralisi dell’operatività e delle investigazioni.
SOSTIENE
L’iniziativa proposta dal Segretario Generale, così come arricchita dal dibattito dei lavori, di aprire, nei confronti dell’Amministrazione della P.S. una nuova fase rivendicativa o “stagione dei diritti” finalizzata alla lotta agli sprechi ed alla rivendicazione e raggiungimento di istituti normativi che, oltre a garantire trasparenza nei meccanismi organizzativi e della mobilità dei colleghi, produca un rafforzamento del ruolo del sindacato attraverso un ampliamento degli orizzonti contrattuali, delle normative e delle disposizioni che tutelano la dignità dei lavoratori di Polizia attraverso l’affermazione dei principi e delle libertà proprie di ogni lavoratore di questo Paese.
APPROVA
la proposta del Segretario Generale di costituire le quattro commissioni – statuto, regolamento congressuale, regolamento probiviri e tesi congressuali – al fine di predisporre le basi del lavoro, che sarà approvato nel corso del consiglio generale di prossima convocazione, nel quale ultimo, verrà dichiarata formalmente aperta la fase congressuale attraverso il confronto con tutta la categoria che, prima di procedere al rinnovo di tutti i quadri sindacali dell’organizzazione, discuterà sulle proposte contenute nei lavori predisposti dalle suddette commissioni;
DA MANDATO
Alla Segreteria Nazionale, in conformità delle indicazioni contenute nella relazione introduttiva, favorendo la massima partecipazione possibile nel pieno rispetto dei principi fondanti del pluralismo e della democrazia, di costituire le suddette commissioni al fine di predisporre il lavoro che sarà sottoposto al vaglio ed alla delibera del prossimo consiglio generale.
APPROVATO ALL’UNANIMITA’
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