IMMIGRAZIONE: SIULP, GOVERNO TORNI A MASSIMO 6 MESI NEI CIE

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(ANSA) – ROMA, 23 SET – Alla base delle rivolte nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) c’è ”l’assurdo, improduttivo e costoso trattenimento degli immigrati fino a 18 mesi”.
Lo denuncia Felice Romano, segretario generale del sindacato di polizia Siulp, che invita il Governo a riportare a sei mesi il tempo di permanenza massimo degli stranieri nei Centri. Romano esprime ”solidarieta’ a tutti i colleghi che stanno pagando sulla propria pelle l’inerzia e il tentennamento del governo su questa ‘polveriera’, la cui miccia ha gia’ preso fuoco”.
Il trattenimento di 18 mesi, per l’esponente sindacale, è ”una vera e propria detenzione, peraltro assai più grave di quella che viene inflitta per molti dei reati inseriti nella lista di quelli che sono stati definiti di grave allarme sociale”.
Romano invita poi ad omogeneizzare i costi in tutto il territorio nazionale, visto che – ad esempio – al Cie di Gradisca d’Isonzo il costo di ogni ospite per il 2010 è stato di circa 17mila euro a fronte dei 14mila di un detenuto del carcere di quella provincia.
Oggi, conclude, ”questi costi variano da 35 euro al giorno ai 70 a seconda della localita’ e di chi assume la gestione del centro”.

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