Nel pomeriggio di ieri il Ministro dell’Interno on Angelino Alfano ha incontrato i sindacati della Polizia di Stato per discutere delle attuali criticità dell’intero sistema sicurezza del Paese.
Lo annunciano i sindacati SIULP, SAP, UGL e CONSAP che hanno partecipato all’incontro, che si è svolto in un clima di cordiale e di proficuo confronto, con le rispettive delegazioni guidate dai rispettivi Segretari Generali.
nel corso della riunione il Ministro dell’interno, reso edotto di tutte le criticità, ha ribadito l’unicità del Comparto sicurezza e della centralità del ruolo delle Autorità di pubblica sicurezza nazionali e provinciali, esaltando tutte le professionalità e riconoscendone il valore professionale come condizione imprescindibile per affrontare e rispondere positivamente alle nuove sfide ed alle costanti emergenze che quotidianamente interessano il Paese e la sicurezza dei cittadini.
L’on Alfano ha convenuto sull’esigenza indifferibile, come da tempo rappresentata dai sindacati di polizia, di procedere ad una revisione e riorganizzazione dei presidi e ad un aggiornamento dei contenuti della legge di riforma della polizia nr.121/81, fermo restando l’impianto istituzionale ed i principi fondanti che continuano ad essere validi ed attuali.
In tale ottica ha preannunciato che, oltre a vigilare su tutte le iniziative legislative che riguardano la tenuta e l’unicità del Comparto, anche l’istituzione di un tavolo tecnico con un confronto periodico con i sindacati con cui procedere alla predisposizione di un progetto complessivo di riforma interna dei presidi e di aggiornamento di alcuni aspetti della legge nr.121/81, da tradurre in un disegno di legge d’iniziativa governativa.
Parimenti si è impegnato, attese le criticità dovute alle scarse disponibilità finanziarie per i tagli intervenuti negli ultimi anni sul Comparto, ad intervenire in tutte le sedi necessarie affinché siano garantite le sufficienti disponibilità economiche e finanziarie per onorare e corrispondere il pagamento al personale delle prestazioni lavorative già effettuate ed inevase dallo scorso anno (emergenza Nord Africa, Val di Susa ed altre) oltre che per garantire il funzionamento ordinario di tutte le articolazioni della Polizia di Stato in ordine alla disponibilità di mezzi e di strumenti per svolgere quotidianamente le attività istituzionali, superando l’attuale fase di criticità del sistema giunto ad una fase vicina al collasso.
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