Nella serata di ieri, presso il palazzo del Viminale, si è svolto il preannunciato incontro con il Ministro dell’Interno Cancellieri.
Il Segretario Generale Felice Romano che presiedeva la delegazione del SIULP nell’illustrare le problematiche di interesse evidenziate altresì in un documento che è stato successivamente consegnato al Ministro, ha subito rappresentato l’esigenza di individuare tutte le possibili sinergie operative per affrontare una serie di problematiche strategiche per la categoria e per il sistema sicurezza in una fase particolarmente delicata di depressione e crisi economica e finanziaria come quella in atto nel Paese.
In primo luogo è stata sollecitata l’attenzione del Governo rispetto alla possibilità, anche in un contesto di tagli, di reperire risorse da investire nella sicurezza, attraverso la rimodulazione della spesa (spending review) e la razionalizzazione del sistema da effettuarsi sulla base di una redistribuzione dei presidi, secondo un principio di integrazione territoriale, con contestuale avvio del riordino delle carriere per il tramite di una apposita legge delega.
In secondo luogo, è stata rappresentata l’esigenza di interrompere il finanziamento dell’operazione “strade sicure” iniziata nel 2008 e ispirata ad una anacronistica concezione della sicurezza che vuole i militari nelle strade, con conseguente recupero di risorse economiche da destinare alle emergenze di Val di Susa e Lampedusa.
Al riguardo dell’emergenza immigrazione, il Segretario Generale Felice Romano ha formulato la richiesta di un’ulteriore proroga per il trattenimento in attività del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno in servizio presso gli Uffici Immigrazione, il cui apporto appare vitale rispetto all’emergenza immigrazione, specificando che i relativi costi possano essere compensati dai risparmi ottenuti proprio attraverso l’interruzione del finanziamento relativo all’operazione “strade sicure”.
Inoltre, è stata sottolineata la necessità di affrontare temi delicati come quello della riforma del Dipartimento della P.S. e dei ruoli tecnici nell’ambito di una rimodulazione generale del sistema, evitando interventi settoriali privi di logica organica, suscettibili, per ciò stesso, di produrre danni maggiori dei benefici.
Nell’occasione, è stata rappresentata al Ministro l’esigenza di avviare il confronto sull’armonizzazione della normativa previdenziale per il Comparto Sicurezza per riempire di contenuti la specificità già riconosciuta dal Governo e consacrata in legislazione.
Con particolare riferimento alla previdenza complementare il SIULP ha ribadito la necessità di aprire immediatamente il tavolo negoziale per la sua definizione, per porre rimedio al grave gap anagrafico di ingresso in polizia che i nuovi colleghi stanno scontando per effetto delle attuali procedure di assunzioni. In questo quadro è stata richiesta la previsione di un’espressa previsione normativa che consenta la permanenza in servizio, su base volontaria, compatibilmente con la specificità della funzione, anche oltre i limiti che saranno individuati con l’emanazione della disciplina di armonizzazione previdenziale.
È stata inoltre sollecitata la modifica dei sistemi di accesso al ruolo iniziale della Polizia di Stato con la reintroduzione del concorso pubblico esterno per ridurre il gap anagrafico causato dall’attuale sistema basato sul passaggio dalle forze armate. In merito è stato richiesto un concorso straordinario esterno per agenti di Polizia proprio per riequilibrare l’efficienza e l’operatività.
Inoltre, si è ribadita l’esigenza di bandire al più presto possibile i concorsi per sovrintendenti che hanno accumulato un ritardo di otto anni, nonché i concorsi per l’accesso alla qualifica iniziale del ruolo degli ispettori con particolare priorità per quello riservato agli interni.
Proprio in riferimento alla rideterminazione dei canali di accesso alla Polizia di Stato il Ministro ha subito e significativamente sottolineato come una Istituzione impossibilitata a garantirsi ricambi e “risorse fresche” non possa avere un futuro.
La delegazione del SIULP ha espresso e ribadito tutta la propria preoccupazione in ordine ai contenuti del decreto “svuota carceri” con particolare riferimento alle norme che prevedono la detenzione nelle camere di sicurezza e l’impiego degli ufficiali di P.G. nelle funzioni di ausiliario, ufficiale giudiziario e cancelliere, richiedendo, in merito, un autorevole intervento del Governo per non ridurre la sicurezza dei cittadini a causa della diminuzioni delle volanti che resterebbero bloccate per effettuare la vigilanza degli arrestati.
È stata, inoltre, evidenziata l’esigenza di procedere ad una semplificazione della farraginosa procedura di accertamento e riconoscimento delle infermità derivanti da causa di servizio e sollecitata la revisione dei regolamenti di disciplina e di servizio per gli operatori della Polizia di Stato.
Il Ministro dell’Interno su tutti i punti sopra indicati, pur non promettendo soluzioni immediate, ha assicurato e garantito tutto il suo serio e personale impegno per dare risposte concrete alle problematiche evidenziate.
Al riguardo, in riferimento all’esigenza di contenimento della spesa e di riqualificazione della medesima (spending review), significativa è apparsa la volontà di predisporre un programma di rivisitazione della dislocazione dei presidi delle due forze di Polizia a competenza generale poiché, come sottolineato dal Ministro, questo aspetto appare prioritario e realizzabile in breve tempo.
Inoltre, senza nascondere le oggettive difficoltà del momento, il Ministro ha aggiunto che, pur non potendo assumere formali impegni a nome e per conto dell’intero Governo su tutte le questioni con riflessi in termini di futuri incrementi di spesa, riteneva di potersi comunque impegnare sulla predisposizione di una legge delega per avviare le procedure di riordino delle carriere.
In ultimo, il Ministro ha confermato la disponibilità ad istituire dei gruppi di lavoro per avviare le procedure di revisione del regolamento di disciplina e di servizio.
A margine dell’incontro sono state date assicurazioni circa l’avvio delle procedure di pagamento degli emolumenti relativi al c.d. fondo perequativo per l’anno 2011 (assegno di funzione e correzione delle sperequazioni introdotte dalla normativa sul cd tetto salariale), essendo il decreto già registrato alla Corte dei Conti.
In merito a quest’ultimo aspetto, il SIULP ha chiesto al Ministro di conoscere l’entità sui fondi del F.U.G. e delle risorse scaturite dalla riduzione delle missioni all’estero che, come prevede la normativa, possono essere utilizzate per adeguare per intero anche per il 2012, le voci soggette a tetto salariale ed oggetto del decreto perequativo già predisposto con riferimento al 2011.
Roma, 18 gennaio 2012