Il SIULP esprime massimo apprezzamento per la previsione contenuta nel decreto delle semplificazioni relativa ai beni confiscati alla mafia. È un atto importante e necessario che, in un momento come quello attuale, può anche rappresentare una vera panacea per i tagli operati al settore sicurezza e giustizia.
Ad affermarlo Felice Romano Segretario Generale del SIULP il quale, nel prendere atto delle dichiarazioni del Prefetto Giuseppe Caruso, Capo dell’Agenzia dei beni confiscati, relative alla necessità di vendere i beni confiscati, afferma che tale indicazione è oltre che necessaria, come anticipato dallo stesso Prefetto Caruso per alcune situazioni, è anche indispensabile per reperire le fondamentali risorse economiche necessarie a far funzionare il sistema sicurezza e giustizia.
I devastanti tagli operati con le manovre finanziarie degli ultimi tre anni, aggiunge Romano, hanno duramente provato il funzionamento del sistema sicurezza e giustizia. L’allarme relativo al mondo carcerar ario e dell’acuirsi dei conflitti sociali, sono un forte campanello d’allarme che induce, senza tentennamenti, a reperire i fondi che occorrono per far funzionare meglio questi due settori che sono vitali per la vita del Paese e per il suo rilancio anche in campo economico e dello sviluppo.
Auspichiamo quindi, conclude Romano, che l’appello lanciato dal Prefetto Caruso, anche perché in perfetta sintonia con le leggi di stabilità che indicavano proprio questi beni e la riduzione delle missioni militari all’estero come la fonte principale, per non dire l’unica, dalla quale attingere per ridare “ossigeno” a questi due mondi che sono quasi in asfissia, che il Governo, ma in particolare i Ministri Cancellieri e Severino che ben conoscono lo stato di estrema difficoltà in cui operano i poliziotti e i magistrati, si attivino immediatamente per rendere fruibili i ricavi che si determinerebbero dalla vendita dei beni poiché sono indispensabili, sia per finanziare il riordino del sistema, la sua razionalizzazione e la sua efficacia oltre che l’efficienza, sia per evitare le tragedie come quelle che si stanno consumando nelle carceri e nelle camere di sicurezza delle Forze di polizia.