(ANSA) – ROMA, 14 MAR – Il Cocer dei Carabinieri chiede ”la smilitarizzazione dell’Arma e automatico transito a pieno titolo nel comparto p.a., con la conseguente rimozione di tutti i lacci e lacciuoli normativi che limitano la figura del carabiniere e che per due secoli ne hanno fatto un cittadino di serie B destinatario di soli doveri senza che questi gli venissero mai adeguatamente riconosciuti e compensati”.
L’organismo di rappresentanza lamenta che ”l’attuale esecutivo non intende riconoscere il valore della specificità rivestito dalla professione di carabiniere, palesando il massimo disinteresse per i diritti acquisiti e per le aspettative di vita del personale; non comprende in base a quali logiche e calcoli, andando ben oltre la delega ricevuta dal Parlamento, si voglia ancora persistere nella penalizzazione di una categoria di persone che, quotidianamente, garantisce il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica in una nazione sempre più afflitta da malesseri sociali, venendo persino chiamata a fronteggiare situazioni derivanti proprio dalle nefaste politiche governative”.
Il Cocer chiede anche ”l’immediato avvio di un sistema di previdenza integrativa e, contestualmente, il varo di una sanatoria per coloro che, dal 1995 ad oggi non ne hanno potuto beneficiare; il riconoscimento dell’accesso anticipato alla buonuscita per i componenti del comparto difesa/sicurezza; che al personale di tutti i gradi venga garantito di svolgere il proprio lavoro solo su 36 ore settimanali e senza deroghe di alcun genere; l’adeguamento dei limiti di età e delle retribuzioni del comparto a quelle europee”.
L’organismo ribadisce poi la necessità di ”un incontro urgente con il Governo in mancanza del quale, nei prossimi giorni, sarà costretto a sottolineare questa sua posizione, ferma, netta, intransigente ed irremovibile con tutte le forme di dissenso consentite dalla legge”
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