Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano
L’impegno degli uomini e delle donne della Polizia di Stato è straordinario ed encomiabile ma tutto sarà inutile se il Governo, riconoscendo il grande ruolo del sindacato confederale, non intavola immediatamente un confronto per trovare una soluzione al dramma dei lavoratori e delle lavoratrici dell’ALCOA.
Lo afferma Romano Felice Segretario Generale del SIULP che, nel sottolineare come solo l’eccezionale ed encomiabile professionalità dei poliziotti e la straordinaria capacità di chi ha diretto, con equilibrio ma anche con determinazione i servizi di ordine pubblico oggi a Roma ha evitato il peggio per la città e per gli stessi manifestanti, richiama la necessità di uno sforzo da parte dell’esecutivo affinché ai lavoratori dell’ALCOA sia data un’alternativa alla chiusura della’azienda e al loro futuro di cittadini e di lavoratori.
Rievocare le responsabilità pregresse, come abbiamo sentito dire a qualche esponente dell’esecutivo, senza portare prospettive future, come richiede il sindacato, significa voler eludere il problema e farlo ricadere gioco forza in un ambito di ordine, anzi di disordine pubblico.
Contestualmente però, ribadisce il sindacalista, è necessario che anche i lavoratori, così come hanno collaborato ad isolare i professionisti del disordine, comprendano che è necessario rispettare i poliziotti che sono lì a garantire il loro diritto a manifestare. Dare sfogo alla violenza, soprattutto contro altri lavoratori, offusca ogni ragione e li pone in una condizione di debolezza rispetto alle sacrosante rivendicazioni che sono venuti a manifestare.
Un ultimo appello, continua Romano, va sempre al Governo: quando accaduto oggi sia di monito ai tecnocrati che pensano che sulla sicurezza si possa tagliare in modo lineare come su altri settori. Chi ha la responsabilità della sicurezza pubblica e delle risorse per il funzionamento della “macchina” a tutela dell’ordine pubblico, guardi alla piazza di Roma di oggi e ripensi ai danni fatti dai tagli disastrosi già operati e a quelli che la spending review sta per infliggere ulteriormente sulla funzionalità della polizia e quanto tutto ciò espone a sicurezza dei cittadini e del Paese.
Una cosa sia chiara, conclude Romano, il Governo e i tecnocrati dell’Economia non pensino che la tutela dell’ordine pubblico si possa garantire sulla pelle dei poliziotti che, tra l’altro, sono tra i più danneggiati dall’ascia cieca dei tagli indiscriminati, poiché noi abbiamo già dato e diciamo basta.
lanci di agenzia
ALCOA: SIULP, ORDINE PUBBLICO NON SU PELLE POLIZIOTTI
(ANSA) – ROMA, 10 SET – “Il Governo e i tecnocrati dell’Economia non pensino che la tutela dell’ordine pubblico si possa garantire sulla pelle dei poliziotti che, tra l’altro, sono tra i più danneggiati dall’ascia cieca dei tagli indiscriminati, poiché‚ noi abbiamo già dato e diciamo basta”.
Lo dice il segretario del Siulp Felice Romano sottolineando chiedendo al governo di “intavolare immediatamente un confronto per trovare una soluzione al dramma dei lavoratori dell’Alcoa”. Nel sottolineare come “solo l’eccezionale ed encomiabile professionalit… dei poliziotti e la straordinaria capacità di chi ha diretto, con equilibrio ma anche con determinazione, i servizi di ordine pubblico oggi a Roma ha evitato il peggio per la città e per gli stessi manifestanti”, il sindacato chiede all’esecutivo “uno sforzo affinché‚ ai lavoratori dell’Alcoa sia data un’alternativa alla chiusura della’azienda e al loro futuro di cittadini e di lavoratori”. “Rievocare le responsabilità pregresse senza portare prospettive future significa voler eludere il problema e farlo ricadere gioco forza in un ambito di ordine, anzi di disordine pubblico”.
Contestualmente però, prosegue il Siulp, “è necessario che anche i lavoratori, cos come hanno collaborato ad isolare i professionisti del disordine, comprendano che è necessario rispettare i poliziotti che sono l a garantire il loro diritto a manifestare. Dare sfogo alla violenza, soprattutto contro altri lavoratori, offusca ogni ragione e li pone in una condizione di debolezza rispetto alle sacrosante rivendicazioni che sono venuti a manifestare”.
In ogni caso, “quando accaduto oggi – conclude Romano – sia di monito ai tecnocrati che pensano che sulla sicurezza si possa tagliare in modo lineare come su altri settori. Chi ha la responsabilità della sicurezza pubblica e delle risorse per il funzionamento dell’ordine pubblico, guardi alla piazza di Roma di oggi e ripensi ai danni fatti dai tagli disastrosi già operati e a quelli che la spending review sta per infliggere ulteriormente”.