Come da noi preannunciato lo scorso 7 luglio si è svolto nella mattinata odierna il secondo degli incontri con il Dipartimento destinati ad approfondire le questioni relative all’equipaggiamento ed armamento e per oggi l’attenzione si è soffermata su due aspetti: l’individuazione delle modalità migliori per fornire abiti civili agli aventi diritto – come specificamente individuati dall’ultima circolare – e sul tipo di fondina – fissa o girevole – da abbinare al nuovo cinturone per la divisa operativa.
Sul primo dei due punti la delegazione dipartimentale, guidata dai Direttori centrali per gli affari generali Filippo Dispenza e per i servizi di ragioneria Francesco Ricciardi, dal Direttore dell’ufficio per le relazioni sindacali Tommaso Ricciardi e dal Direttore dell’Ufficio per le attività contrattuali Fabrizio Izzo, si è impegnata a verificare la possibilità di erogare direttamente a ciascuno degli aventi diritto i circa cento euro destinati all’acquisto di abiti civili senza che vengano gravati dalle ritenute di Legge.
L’intesa raggiunta nel merito prevede che, qualora l’Agenzia delle Entrate non dovesse ritenere ammissibile l’erogazione della somma netta a ciascun avente diritto, essa si ridurrebbe a circa la metà per effetto delle ritenute assistenziali e previdenziali, nonché dell’imposizione fiscale, si dovrebbe optare per una procedura che preveda la realizzazione di “buoni vestiario” presso il maggior numero possibile di punti vendita di abbigliamento, esattamente come avviene oggi per i ticket restaurant.
Naturalmente sarà necessario che il Dipartimento promuova la realizzazione di un circuito di esercizi che aderiscano all’iniziativa sia a livello nazionale e, avvalendosi delle Questure, anche provinciale: in tal modo ogni dipendente potrà scegliere a piacimento i capi da acquistare, avendo anche la possibilità di effettuare acquisti di importo maggiore pagando in parte con il buono ed in parte a proprie spese.
A settembre ci sarà un nuovo incontro per avviare la procedura per l’anno 2017, mentre per l’anno in corso – mancando il tempo per giungere al nuovo sistema e rischiando di perdere gli stanziamenti già allocati se non venissero spesi – verranno seguite le procedure fin qui adottate, fermo restando che si è ribadita alla delegazione ministeriale la richiesta di vigilare sulle problematiche talora riscontrate nei vari territori, sia sulla qualità dei capi forniti, sia sulla possibilità di scelta effettivamente lasciata agli interessati.
Per ciò che attiene alle nuove fondine per il cinturone operativo è stata chiesta una valutazione medica del potenziale impatto sul benessere psicofisico e la stessa salute sull’operatore del controllo del territorio che dovrà indossarle, in special modo durante i servizi automontati, nonché della sicurezza d’utilizzo in generale, comparando quelle fisse con quelle ruotanti, mediante una sperimentazione da effettuarsi in tempi brevissimi esclusivamente da parte di coloro i quali dovranno in concreto utilizzare quelle dotazioni.
L’accordo prevede che a breve – al termine della sperimentazione – ci sarà un nuovo incontro nel corso del quale valutarne in maniera congiunta i risultati per determinare quale tipo di nuova fondina appaltare.
In conclusione si è convenuto che, oltre a quanto sopra evidenziato, dovranno essere calendarizzati altri incontri per affrontare le altre problematiche attinenti – sia per la penuria di capi della divisa, in particolare di quella operativa – sia che si tratti dell’acquisto, in futuro, di autovetture più adatte al servizio di controllo del territorio – come potrebbe essere la nuova Alfa Romeo Giulia – da ricercarsi avvalendosi del contributo degli operatori che dovranno utilizzarle e delle organizzazioni sindacali.
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