Si è tenuto oggi, alle ore 09,30 presso la sala “Consiglio” del Gabinetto del Ministro l’incontro con il Sig. Ministro dell’Interno Matteo Salvini. La parte pubblica era rappresentata dal Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, dal Capo di Gabinetto del Ministro, Pref. Matteo Piantedosi dal Capo della Polizia, Pref. Franco Gabrielli, dal Vice Capo della Polizia Pref. Alessandra Guidi e dal Direttore dell’ufficio per le Relazioni Sindacali V.Pref. Maria De Bartolomeis.
In esordio il Capo della Polizia, ha riconosciuto alla parte politica il merito di aver dato seguito alle priorità rappresentate dall’Amministrazione ed, in particolare, alle vacanze organiche ed al riordino delle carriere con espresso riferimento alle risorse stanziate per dare corso ai necessari correttivi.
Sul rinnovo contrattuale, ha evidenziato che, considerato prevedibile che la Funzione Pubblica non aprirà le trattative prima dell’anno 2020, risulta proficuo l’appostamento di risorse sulla specificità.
Per quanto concerne il tema della rappresentanza, il Capo della Polizia ha sottolineato la necessità di fare chiarezza ad ogni livello (centrale e periferico) intervenendo sulle percentuali di rappresentanza al fine di affermare il pluralismo avendo attenzione però di evitare distorsioni del sistema delle relazioni sindacali.
Il Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, dopo aver sintetizzato l’attività svolta e gli interventi proposti in funzione del miglioramento complessivo della macchina organizzativa preposta a garantire la sicurezza nel paese, ha rivolto un plauso alle OO.SS. per il contributo progettuale fornito.
Nel merito ha fatto riferimento all’impegno, in chiave politica, del Governo per l’allestimento del Decreto Sicurezza, per le risorse destinate ai correttivi al riordino delle carriere ed alle nuove assunzioni che consentiranno di dare nuova linfa agli organici da troppo tempo in sofferenza.
Il Ministro, nel corso del suo intervento ha sottolineato la volontà del Governo di investire sempre maggiori risorse sulla sicurezza nell’intento di ammodernare ed efficientare l’apparato all’uopo preposto e di dare giusto riconoscimento alle donne ed agli uomini che, ogni giorno, operano per garantire la sicurezza.
Particolare attenzione ha riservato al problema del turn over in ordine al quale ha assicurato che ci sarà da parte del Governo una spinta sul ripianamento degli organici.
Il Siulp, dopo aver ringraziato il Governo ed in particolare il Ministro dell’Interno Matteo Salvini per lo sforzo sin qui posto in essere per migliorare il sistema sicurezza nel paese, ha manifestato il proprio apprezzamento per le sinergie che si sono realizzate e che hanno consentito di raggiungere risultati che costituiscono un buon viatico rispetto agli obiettivi prefissati.
Per quanto riguarda l’aspetto squisitamente politico, il Siulp ha fatto riferimento alle missive con le quali ha rappresentato le esigenze della categoria, sottolineando il senso di responsabilità che ha caratterizzato il percorso sin qui compiuto scevro da atteggiamenti populisti e lontano dalla demagogia nell’interesse esclusivo degli uomini e delle donne della Polizia di Stato e della sicurezza del Paese.
In tal senso ha sottolineato l’impegno del Governo e del Sottosegretario Nicola Molteni per quanto concerne la specificità con l’appostamento complessivo di 210 milioni di euro che consente di far fronte a quegli istituti preposti a dare efficienza ed operatività al servizio di polizia e per questo ha chiesto la modifica della legge di stabilità al fine di poter prevederne l’utilizzo anche in caso di mancata convocazione del tavolo contrattuale.
Ed ancora.
Sul piano della contrattualizzazione della dirigenza il Siulp ha sostenuto la necessità del finanziamento (circa 10 milioni di euro) dell’area negoziale anche al fine di procedere con speditezza all’apertura del tavolo per la realizzazione del primo storico contratto della dirigenza che tenga conto delle peculiarità delle funzioni e dei compiti rispetto al restante pubblico impiego. Ed, analogamente, ha chiesto lo stanziamento di 7 milioni di euro per finanziare il FESI per i Vice Questori ed i Vice Questori Aggiunti.
Particolare attenzione, poi, è stata dedicata alla previdenza con particolare riferimento al ricalcolo della base pensionabile sulla scorta della recente pronuncia della Corte di Appello della Corte dei Conti (Sent. n.422/2018) che riconosce ai militari compreso l’Arma dei carabinieri e la Guardia di Finanza i benefici di cui alla Legge 335/1995, art. 1 comma 13. Ciò risulta penalizzante non solo per la Polizia di Stato ma anche per la Polizia Penitenziaria ed appare ancor più grave alla luce del fatto che molti appartenenti provengono dal disciolto corpo delle Guardie di P.S. Su questo punto il Siulp ha chiesto l’impegno del Ministro ad estendere tali benefici a tutti.
Altra questione che il Siulp ha posto all’attenzione del Ministro dell’Interno è relativa ai correttivi al riordino (per i quali è stato rivolto un plauso al Governo per lo stanziamento di 120 milioni di euro necessari) e rispetto ai quali è stato chiesto di valutare l’opportunità di approntare una delega per la realizzazione di un codice ordinamentale che raccolga tutte le norme che disciplinano il rapporto di lavoro nella Polizia di Stato.
Non solo.
Grande importanza è stata riconnessa al turn over in considerazione della situazione in fieri che consente di prospettare un pensionamento entro il 2023 di ben 16300 appartenenti alle varie qualifiche e circa 40000 entro il 2030). Sul punto il Siulp ha evidenziato la necessità, sempre in sede di allestimento dei correttivi, della modifica del sistema delle assunzioni, riproponendo la formula degli arruolamenti attraverso il servizio ausiliario che consentirebbe una formazione in tempi più ristretti (4 mesi) e, di conseguenza, l’organizzazione di 3 corsi di formazione annui. Ha sottolineato, altresì, la necessità di utilizzare la graduatoria in essere attraverso lo scorrimento della stessa almeno per un periodo transitorio.
In tale contesto non appare ultroneo prevedere l’allungamento dell’età pensionabile per i dirigenti anche in considerazione dell’età (circa 30 anni) di arruolamento che comporta – al raggiungimento dei 60 anni previsti dall’attuale assetto normativo – il collocamento in quiescenza con un trattamento pensionistico assolutamente inadeguato e non in linea con il livello di responsabilità e con la dirigenza del pubblico impiego. Sul punto è stato chiesto, altresì, un intervento finalizzato a fissare criteri certi di scrutinio – che pur salvaguardando la discrezionalità dell’Amministrazione – impediscano il verificarsi di situazioni che sfociano in arbitrio.
Infine, il Siulp ha sottolineato, in sintonia con il Capo della Polizia, l’esigenza di esaltare il valore della rappresentanza evidenziando, in tal senso, come sia necessario avere come riferimento imprescindibile una forma di rappresentanza reale anche in relazione alle federazioni ed all’attribuzione di un codice unico in luogo dei sottocodici.
Al termine del confronto, il Ministro dell’Interno ha confermato l’impegno del Governo sulla sicurezza alla quale è stata dedicata e sarà dedicata grande attenzione e destinati investimenti adeguati per innalzare il livello di efficienza con lo sguardo puntato al trattamento economico, alla previdenza ed alla tutela in senso lato degli operatori di polizia.
Particolare impegno lo ha dedicato al reperimento delle risorse necessarie per il rinnovo del contratto di lavoro nell’anno 2020.
In attesa delle necessarie risorse per il rinnovo de quo, il Siulp ha rivendicato, con sollecitudine, l’apertura della coda contrattuale per gli aspetti normativi ancora pendenti e che urge trattare al fine di garantire istituti importanti quali, ad esempio, quelli afferenti all’assegnazione temporanea ex art. 7 D.P.R. 254/99 o all’art. 42 bis L. 151/2001 o, ancora, al trasferimento ex legge 104/92 e succ. modificaz. ed integraz.
Ovviamente ciò comporta una pianificazione pluriennale e degli interventi normativi che salvaguardino il poliziotto durante l’attività di servizio.
Il Ministro ha, inoltre, prospettato la volontà di programmare degli investimenti sulle strutture, sull’adeguamento dell’organico, sullo straordinario, sulle indennità (servizio esterno, O.P.) e sullo scorrimento della graduatoria.
Infine ha ribadito la validità dei modelli di sperimentazione (ad es. taeser) che hanno innalzato il livello di sicurezza degli operatori assieme a quello di efficienza dell’apparato preposto al controllo del territorio.
Roma 17 Dicembre 2018
La Segreteria Nazionale
[attachments template=template_1]