Esprimiamo plauso per il certosino e professionale lavoro investigativo svolto dal Commissariato di Carrara e per la conseguente decisione del GIP di Massa Carrara di accogliere le richieste della Procura per le misure cautelari nei confronti di coloro che si resero responsabili dell’aggressione in danno dei poliziotti intervenuti per sedare una rissa a Marina di Carrara.
La tempestività e la professionalità dimostrata ancora una volta dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato, in stretto coordinamento con l’A.G., hanno portato all’emissione di queste misure che sono la giusta risposta a chi ormai ha completamente perso il senso delle Istituzioni e di chi le rappresenta.
È quanto dichiara in una nota a commento dei provvedimenti restrittivi emessi oggi dal GIP di Massa Carrara il Segretario Generale del SIULP Felice ROMANO.
Le continue aggressioni in danno del personale in uniforme, ormai una ogni tre ore come dimostrano le statistiche del primo semestre dell’anno in corso nonostante ben 3 mesi di lockdown, sottolinea Romano, testimoniano il grave vulnus di rispetto nei confronti delle istituzioni e di chi le rappresenta, come peraltro denunciato dal Capo della Polizia Prefetto Gabrielli proprio a commento dei fatti Marina di Carrara, attendevano una risposta concreta contro chi aggredisce i rappresentanti delle Forze di polizia con sempre maggiore frequenza perché forti della totale immunità determinata da un sistema che, soffrendo di bulimia legislativa ha, di fatto, creato un sistema di norme con effetto salvifico.
Ecco perché, conclude il leader del SIULP, nell’esprimere soddisfazione e ringraziamenti per la decisione dell’A.G. di Massa Carrara e plauso ai Colleghi per l’attività investigativa svolta, sottolineiamo ancora una volta la necessità e l’urgenza di un intervento legislativo che preveda fattispecie di reati propri per chi aggredisce il personale in uniforme, e più in generale quelli delle helping profession nell’esercizio delle loro funzioni, con la previsione di pene detentive immediate e certe. Giacché solo di fronte alla chiamata immediata e concreta a rispondere del proprio agire di chi sinora ha avuto questi atteggiamenti che minano il sereno e civile convivere di una democrazia avanzata quale è la nostra, forse si potrà riacquistare quel senso civico di rispetto per le Istituzioni democratiche e per chi, servendole anche a rischio della propria, le rappresenta.
Roma 16 settembre 2020