Dal primo giugno sono entrate in vigore le nuove regole Covid per la ristorazione, le discoteche ed i banchetti di nozze e cerimonie, secondo le disposizioni del Ministero della Salute ed in attuazione del cronoprogramma di riaperture definitivo dal Governo con l’ultimo decreto in materia di restrizioni anti Coronavirus a livello nazionale e per fasce cromatiche in rapporto al rischio di contagio.
Da lunedì 31 maggio Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna sono già passate in zona bianca, infatti, ancora per una settimana almeno tutto il resto del Pese rimane in zona gialla; dal primo giugno sono scattati alcuni nuovi allentamenti, in vista del “liberi tutti” previsto per luglio, anche in virtù della corsa del piano vaccini, per il quale dal 3 giugno sono state aperte le prenotazioni a tutte le classi di età.
Ristoranti e bar
In base alle nuove regole, in zona gialla dal primo giugno la ristorazione sta effettuando il servizio al tavolo e al banco, quindi anche al chiuso, negli orari svincolati dal coprifuoco, quindi fino alle 11 di sera per la prima settimana e poi, dal 7 giugno fino a mezzanotte, in vista dell’abolizione del coprifuoco stesso fissato per il 21 giugno. Ci sono poi le nuove raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico (Cts) per la ripresa delle attività economiche e sociali. In termini di protocolli, dunque, restano i vincoli di igienizzazione e di numero massimo di presenze all’aperto e all’interno, i clienti possono togliere la mascherina al tavolo mentre il personale deve indossarla sempre, tuttavia cambiano le altre regole:
- al tavolo, il vincolo di numero massimo di commensali decade se si mantiene il distanziamento di almeno un metro all’esterno e di due metri al chiuso;
- al bancone è consentita la consumazione se si garantisce la distanza di almeno un metro;
- al buffet i clienti non possono toccare le vivande (devono essere servite dal personale) tranne i prodotti confezionati in monodose.
In pratica, al posto del numero massimo di persone al tavolo, il Cts – nello svolgimento del servizio sia a pranzo che a cena – invita a definire il numero massimo di presenze contemporanee, in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita.
Attività economiche, spiagge, uffici, palestre
Per tutte le attività, soprattutto laddove si punta progressivamente alla saturazione dei posti disponibili, e per tutti i lavoratori che non possono mantenere il distanziamento interpersonale previsto, bisogna considerare il possesso di uno dei requisiti per il green certificate.
Per tutte le attività resta l’obbligo, per i lavoratori, dei dispositivi di protezione individuale previsti in base ai rischi specifici della mansione o alle prescrizioni del medico competente.
Per le spiagge e gli stabilimenti balneari bisogna stabilire il numero massimo di presenze in relazione ai volumi di spazio, ai ricambi d’aria ed ai percorsi di entrata, presenza e uscita.
Negli spogliatoi di palestre, piscine termali e centri benessere resta preclusa la fruizione delle docce e vietato il consumo di cibi.
Banchetti e matrimoni dal 15 giugno
Ai banchetti che seguono le cerimonie civili o religiose, ad esempio per matrimoni e comunioni, per l’ingresso ai festeggiamenti è obbligatorio il green pass, ossia una qualunque certificazione verde che attesti l’avvenuta vaccinazione (in base alle ultime novità – articolo 14 del Decreto Riaperture bis).
Basta anche la prima dose, ma solo dopo 15 giorni dalla somministrazione), oppure serve l’esito negativo al tampone nelle ultime 48 ore o ancora il certificato di avvenuta guarigione. In base ai protocolli, oltre alle regole della ristorazione, sono ammesse le esibizioni musicali mantenendo un distanziamento di tre metri dal pubblico. Dal 15 giugno riapriranno anche i parchi tematici e di divertimento.
Aperture in zona bianca
In zona bianca dal primo giugno sono scattate le riaperture anche per i matrimoni ma sempre con green pass (una delle certificazioni verdi Covid-19 di cui all’articolo 9 del decreto-legge n. 52 del 2021) e nel rispetto di protocolli adottati ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020.
Il comma 2 dell’articolo 9 del DL 65/2021, infatti, si limita a stabilire l’anticipo della data ma non cambia le regole per la partecipazione.
Assieme ai banchetti, sono poi anticipate anche le aperture di tutte quelle attività per le quali il Governo ha disposto un calendario specifico in zona gialla, ossia: fiere, convegni e congressi; piscine al chiuso, centri termali e parchi tematici; sale giochi, bingo e casinò; centri ricreativi e sociali; corsi di formazione pubblici e privati; competizioni sportive al chiuso.