Sotto l’albero il contratto con il pacchetto di misure per le Forze di polizia e il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco
Abbiamo appena firmato l’accordo per il contratto del Comparto sicurezza e difesa. Un risultato importante per i contenuti normativi ed economici, ma soprattutto per tutte le misure che ha generato e che sono contenute nella legge di stabilità. Norme fondamentali per eliminare gravi sperequazioni e per garantire la funzionalità del sistema sicurezza.
Alla positiva conclusione della tornata contrattuale si aggiunge il “pacchetto specificità” approvato nei giorni scorsi in sede Parlamentare contenente quelle misure promosse e auspicate dal SIULP per valorizzare la specificità delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e implementare, allo stesso tempo, la funzionalità della sicurezza nel paese attraverso il riconoscimento del ruolo e dell’impegno quotidiano dal personale del nostro Comparto al servizio dei cittadini.
Possiamo dire con soddisfazione che le misure complessivamente approvate dal Parlamento forniscono riscontro e attuazione al riconoscimento di importanti obiettivi strategici del SIULP, soprattutto con riferimento alle disposizioni che prevedono l’estensione dell’applicazione dell’articolo 54 alla Polizia di Stato e alla Polizia Penitenziaria, l’istituzione di un fondo deputato a colmare il gap determinato dal mancato decollo della previdenza integrativa, l’ampliamento della tutela legale alla sfera relativa alle richieste di risarcimento danni avanzate nei confronti dei poliziotti per fatti occorsi in attività di servizio e le previsioni di spesa finalizzate all’attivazione di una polizza sanitaria e di infortunistica complementare a favore del personale.
Si materializzano, dunque, i risultati della dell’attività contrattuale e di sensibilizzazione svolta dal SIULP nei confronti delle forze politiche che sostengono l’attuale Governo per l’accoglimento di importanti e fondamentali istanze della categoria.
I Benefici economici contrattuali corrispondono ad un aumento medio (riferimento alla qualifica di Sovrintendente Capo) complessivo delle voci fisse e accessorie pari a 137,46 euro mentre l’aumento medio delle sole voci fisse è pari a 110,50 euro.
L’articolo 6 del contratto prevede, altresì, la corresponsione di un elemento retributivo accessorio una tantum nelle misure annue di € 31,42 per il 2019, € 302,30 per il 2020, € 42,74 per il 2021. Si tratta di 376,46 euro complessive.
Detto elemento retributivo è corrisposto in relazione ai mesi di servizio prestato, parametrando le misure su 12 mensilità. La frazione di mese superiore a 15 giorni dà luogo al riconoscimento dell’intero rateo mensile.
Non si tiene conto delle frazioni di mese uguali o inferiori a 15 giorni e dei mesi nei quali non è stato corrisposto lo stipendio tabellare per aspettative o congedi non retribuiti o altre cause di interruzione e sospensione della prestazione lavorativa.
All’accessorio una tantum sopra citato occorrerà aggiungere, a titolo di arretrato, le somme relative agli incrementi contrattuali relativi alle prime mensilità (presumibilmente gennaio, febbraio e Marzo) 2022, attesi i tempi tecnici necessari all’aggiornamento delle retribuzioni con l’entrata a regime degli aumenti previsti dal nuovo contratto.
In un numero speciale di questo notiziario saranno illustrati i contenuti dell’accordo raggiunto per il rinnovo del contratto di lavoro con la rappresentazione esemplificativa degli incrementi economici e il loro scaglionamento temporale, oltre alla parte normativa e alle misure relative al cosiddetto “pacchetto specificità”.