Richiesta scorrimento graduatorie concorsi per Vice Ispettore

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Riportiamo il testo della nota che la Segreteria Nazionale ha inviato il 28 giugno u.s. al Capo della Polizia, Pref. Vittorio Pisani:

Signor Capo della Polizia,

parecchi anni addietro, analizzando la curva demografica della forza attiva nei vari ruoli della Polizia di Stato, il Siulp aveva individuato tre fronti di criticità che, in assenza di opportuni interventi ordinamentali e di corrispondenti appostamenti di risorse, avrebbero provocato una irrecuperabile implosione della funzionalità operativa dell’apparato. Nel tempo, alla continua riduzione della consistenza del ruolo di base si è associata, infatti, una drammatica riduzione dei ruoli intermedi dei Sovrintendenti e degli Ispettori.

La riduzione organica, il blocco del turn over, ascrivibile alla cecità del decisore politico, era infatti andata in risonanza con la stasi delle procedure concorsuali per la progressione di carriera imputabile, quest’ultima, a politiche gestionali scientemente adottate dall’Amministrazione, e da noi puntualmente avversate.

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Ecco perché abbiamo rivendicato, e con non pochi sforzi conquistato, il Riordino delle Carriere che avrebbe dovuto rivitalizzare l’ammalorato assetto del personale.

Gli effetti che avrebbe dovuto porre quello straordinario risultato, il Riordino, con avanzamenti economici e/o di carriera di cui hanno beneficiato gran parte del personale, non sono stati però capitalizzati appieno. Le cause di tale situazione sono molteplici, e così pure i livelli delle responsabilità. 

Di certo ad essere maggiormente penalizzato è stato il Ruolo degli Ispettori, che sconta da un lato la lentezza delle procedure concorsuali, dovuta a difficoltà sistematiche che potrebbero sicuramente essere attenuate e dall’altro l’insormontabile riserva del 50% dei posti disponibili destinati ai concorsi pubblici.

E questo quando, tra le decine di migliaia di operatori di prossima collocazione in quiescenza per raggiunti limiti di età, una consistente parte interesserà dipendenti che rivestono le qualifiche apicali del Ruolo degli Ispettori. Ruolo che, così stando le cose, nonostante le quasi 10000 nuove immissioni degli ultimi 5 anni, che discendono dall’applicazione delle novità introdotte dal Riordino, è destinato a scendere, nel giro di pochi mesi, ben al di sotto della metà dell’organico previsto.

In una proiezione di breve periodo la situazione non potrà che peggiorare atteso che, secondo una nostra stima, entro il 2029 le unità del ruolo degli Ispettori saranno al di sotto delle 10000, mentre, entro il 2032, gli Ispettori in servizio si attesteranno al di sotto delle 5000 unità. Pertanto, così stante le cose la funzionalità dell’apparato sarà definitivamente compromessa, posto che verranno a mancare figure che svolgono l’insostituibile cerniera nella filiera gestionale e che, tra l’altro, sono sempre state individuate come punti di riferimento assicurando alle nuove generazioni la trasmissione di saperi professionali acquisiti in decenni di esperienza.

Ecco perché crediamo che sussistano multiple condizioni per poter, fin da adesso, chiedere lo scorrimento integrale di tutti gli idonei al concorso interno per Vice Ispettore nonché l’ampliamento della portata giuridica dell’art. 59 del DPR 335/82 al fine di consentire, su base volontaria, anche agli Ispettori la possibilità di permanere/essere richiamati in servizio per un periodo massimo di due anni fino a quando perdurerà la carenza di organico. Ciò anche per consentire, oltre alla funzionalità del sistema, la possibilità di trasmettere le esperienze operative e il know-how maturato da questi colleghi nel corso dei decenni della loro attività di servizio in segmenti estremamente importanti e vitali per garantire la mission istituzionale.

Tra l’altro tutti gli interlocutori istituzionali che intervengono puntualmente nelle nostre assise, a qualsiasi livello, hanno riconosciuto la fondatezza delle nostre preoccupazioni, assumendo consapevolezza dell’indifferibile necessità di invertire la rotta verso quella che sarebbe, ad oggi, una devastante deriva.

Pertanto, ci attendiamo dall’Amministrazione, che non dovrebbe far altro che esercitare le prerogative che le sono proprie, di predisporre una serie di interventi, anche normativi se necessari, per tagliare i lacci che avvinghiano il ripianamento del ruolo degli Ispettori e le lungaggini per raggiungere le qualifiche apicali che, peraltro dovranno essere ampliate in ordine alla platea che vi aspira. Un complesso articolato che rappresenta quello che può essere definito come un nuovo correttivo al riordino mirato anche alla revisione del ruolo degli ispettori, sia quanto alle procedure di accesso, sia quanto alla riduzione delle procedure di progressione nelle rispettive qualifiche intermedie.

In questa ottica, essendo la carenza strutturale dell’organico il punto più dolente da risolvere, non potrà che essere data priorità a tutte le misure mirate ad incrementarlo. Il primo passo da compiere in questa direzione non può che essere l’estensione della graduatoria a tutti gli idonei del concorso a Vice Ispettore per interni, e la previsione di ulteriori concorsi interni per almeno il 50% della vacanza di organico che si registrerà al momento del correttivo persino il termine della fase transitoria che, come noto, è estesa a tutto il 2026. Senza peraltro intaccare l’emissione di bandi esterni che potranno essere programmati annualmente per un numero congruo in connessione della capacità recettiva del nostro sistema di formazione. Solo così si potrà valorizzare la posizione degli appartenenti al ruolo dei Sovrintendenti, e dell’aspirazione degli agenti e assistenti.

In altri termini, per non disperdere inutilmente sforzi organizzativi e opportunità di rimpolpare con forze fresche gli organici degli ispettori, occorre modificare l’attuale assetto ordinamentale agendo sia per lo scorrimento degli idonei sia per strutturare una progressione in carriera, per anzianità e titoli, con merito comparativo, che si concluda, in un tempo ragionevole (arrivare a prendere il prima possibile, il più possibile per più tempo possibile per la tutela previdenziale), nella qualifica di Commissario Capo.

Giacché lo ribadiamo lo scorrimento non è solo un problema numerico, che di per sé è già grave, ma attiene anche alla necessità di preservare la professionalità e la capacità di risposta quotidiana per le esigenze di ordine e sicurezza pubblica e di contrasto alla criminalità sia organizzata che diffusa e quella eversiva.

Per tale ragione Le chiedo di voler individuare una data per poter discutere le azioni necessarie per ampliare, mediante lo scorrimento, i concorsi interni per Vice Ispettore della Polizia di Stato.

Conoscendo la Sua altissima sensibilità, nonché l’enorme impegno che quotidianamente profonde per fronteggiare la carenza d’organico che investe la Polizia di Stato, siamo certi che saprà, anche in questa circostanza. adottare tutte le iniziative necessarie per non disperdere le professionalità dei partecipanti giacché l’obiettivo prioritario da perseguire è quello della necessità di adeguare, ma soprattutto preservare, le capacità operative della Polizia di Stato

Con sensi di levata e rinnovata stima Le invio cordialissimi saluti

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