Con un decreto ministeriale del 10 luglio, il ministro della Giustizia ha istituito l’Osservatorio Permanente per l’Uso dell’Intelligenza Artificiale.
L’iniziativa risponde all’esigenza di “istituire un luogo di riflessione e approfondimento che veda il permanente coinvolgimento di tutti gli attori fondamentali della giurisdizione e del processo, in cui affrontare tutti i temi che toccano il rapporto tra IA e giurisdizione, a partire dalla qualità e sicurezza delle banche dati giuridiche, agli strumenti di supporto dell’attività giurisdizionale e delle professioni” nell’auspicio che l’innovazione tecnologica possa supportare la funzione di giustizia per innalzarne la qualità e l’efficienza e venga utilizzata in “modo compatibile con i princìpi cardine dello Stato di diritto, del giusto processo, del diritto inalienabile di difesa e dell’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge”.
L’Osservatorio sarà presieduto dal guardasigilli, il cui ministero ha il compito di disciplinare l’impiego dei sistemi di intelligenza artificiale da parte degli uffici giudiziari come previsto dal ddl governativo sull’IA.
La costituzione dell’Osservatorio permanente per l’uso dell’intelligenza artificiale, secondo i fautori dell’iniziativa, rappresenta un passo fondamentale per garantire che l’innovazione tecnologica sia al servizio della giustizia e del cittadino. Si tratta di uno strumento che offre straordinarie opportunità per migliorare l’efficienza e la qualità del sistema giuridico, ma deve essere impiegata con prudenza e in conformità con i princìpi del nostro Stato di diritto.