Rivoluzione tecnologica per i controlli stradali

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Dal 1° giugno diventa operativo l’utilizzo del cosiddetto “CED”, acronimo di Centro Elaborazione Dati, in grado di accertare in tempo reale, attraverso un normale inserimento della targa dell’auto nella banca dati digitale, se l’auto è assicurata, se è in atto un fermo amministrativo o anche se il mezzo abbia effettuato la revisione e se sia in regola sotto ogni aspetto burocratico.

Le pattuglie di polizia stradale e carabinieri dotate di scanner digitali e dispositivi collegati direttamente al CED del Ministero dell’Interno, attraverso la verifica della targa, potranno ottenere informazioni in relazione alla copertura assicurativa, alla validità dei documenti, a eventuali provvedimenti pendenti. Tutto questo senza che il flusso della circolazione sia interrotto.

Il sistema sarà potenziato dall’operatività dei Tutor 3.0, dispositivi avanzati dotati di intelligenza artificiale e in grado di monitorare la velocità media dei veicoli lungo il percorso e segnalare in tempo reale eventuali infrazioni.

Rispetto ai modelli precedenti, infatti, grazie alla presenza di algoritmi sofisticati, i Tutor 3.0 identificano con maggiore accuratezza i mezzi in transito, anche in condizioni di visibilità potenzialmente critiche: per esempio quando i mezzi viaggiano in diagonale, nelle corsie di emergenza, tra due corsie e così via. Il miglioramento nella qualità della scansione delle immagini consente, inoltre, di identificare più facilmente le targhe anche di notte, con pioggia o nebbia.

Il meccanismo di funzionamento è semplice: all’ingresso del tratto monitorato, un sensore identifica la categoria del veicolo (auto, moto, furgone, ecc.) e cattura un’immagine, registrando data e ora del passaggio. Lo stesso procedimento avviene alla fine del tratto controllato. I dati raccolti vengono, quindi, confrontati da un sistema centrale per calcolare la velocità media del veicolo tra i due punti di rilevamento. Se la velocità risulta conforme ai limiti previsti dalla legge, i dati vengono immediatamente cancellati.

In caso di infrazione, invece, il sistema accede agli archivi della Motorizzazione e delle società di autonoleggio per identificare il proprietario o il conducente del mezzo. Dopo la verifica da parte della Polizia Stradale, viene generato e inviato telematicamente il verbale.

I Tutor, tuttavia, non si limitano a rilevare la velocità media dei veicoli, ma introducono nuove funzionalità:

  • monitoraggio della velocità media e istantanea: verifica il rispetto dei limiti di velocità lungo tratte estese;
  • controllo dei sorpassi dei mezzi pesanti: accerta il rispetto delle regole di sorpasso per i veicoli con peso superiore a quello consentito;
  • verifica della massa dei veicoli: grazie a sensori ottici digitali e telecamere avanzate, viene controllato il peso dei mezzi pesanti in transito;
  • individuazione dei veicoli contromano: un algoritmo di Intelligenza Artificiale e telecamere di nuova generazione permetteranno, entro il 2026, di rilevare auto in senso opposto, specialmente nelle gallerie più lunghe di 500 metri;
  • monitoraggio delle merci pericolose: vengono segnalati i veicoli che trasportano merci pericolose su tratti non consentiti;
  • rilevazione delle irregolarità nei tachigrafi: il sistema può individuare anomalie nei tempi di guida e riposo dei mezzi pesanti, garantendo maggiore sicurezza per gli autotrasportatori e gli altri utenti della strada;
  • controllo sull’elusione del pedaggio: una nuova funzione aiuterà la Polizia Stradale a identificare chi tenta di evitare sistematicamente il pagamento delle tariffe autostradali.

 

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