Progetto straordinario “PintoPaga” per azzerare l’arretrato relativo ai pagamenti ex “legge Pinto”

75

Il Dl n. 117 pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 8 agosto 2025 ha posticipato il termine per la presentazione delle istanze sulla piattaforma Siamm al 30 ottobre 2026, prevedendo la DECADENZA dal credito in caso di mancata adesione al progetto straordinario Pintopaga.

L’obiettivo è azzerare in due anni l’arretrato formatosi ex legge Pinto per i decreti depositati dalle Corti d’appello fino al 31 dicembre 2022. Si tratta di una situazione debitoria che determina un continuo aumento dei costi a carico del Ministero in termini di interessi e di spese per i giudizi di esecuzione e di ottemperanza proposti dai beneficiari/creditori.

Il progetto riguarda, dunque, circa 80.000 decreti di pagamento depositati fino al 31 dicembre 2022, per un debito di circa 400 milioni di euro, comprensivo non solo della sorte capitale, ma anche degli interessi e delle spese di giudizio per le azioni esecutive intraprese dai beneficiari per ottenere il pagamento degli arretrati.

Grazie alla conversione della procedura cartacea in procedura informatica, entro il 31 dicembre 2026 saranno pagati i decreti depositati fino al 31 dicembre 2022.

Per rendere possibile la sua attuazione, gli utenti sono chiamati a collaborare ricaricando le istanze di liquidazione e la documentazione necessaria aggiornata sulla piattaforma SIAMM Pinto digitale anche dopo la data del 30 giugno 2025.

L’amministrazione avrà tempo fino al 31 dicembre 2026 per la valutazione delle istanze e la loro liquidazione.

L’innovazione del progetto è rappresentata dall’estensione, anche ai decreti di indennizzo emessi dalle Corti d’appello fino al 31 dicembre 2022, della lavorazione sul sistema SIAMM Pinto Digitale, già in uso per i decreti emessi dal 2023 di competenza delle Corti d’appello.

Per questo, la legge n.89/2001 (Legge Pinto) doveva essere modificata prevedendo la ripresentazione proprio sulla piattaforma SIAMM, da parte dei beneficiari, delle istanze di liquidazione degli indennizzi decretati dalle Corti d’appello.

Tale necessaria modifica normativa è stata inserita nella Legge 30 dicembre 2024, n. 207: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, all’articolo 1 commi da 817 a 821.

Inoltre, il progetto produce effetti positivi per il Sistema giustizia: le Corti d’appello non saranno più gravate dall’arretrato, ma potranno occuparsi solo del corrente e cioè dei decreti emessi dal 1 gennaio 2023 in poi.

Al fine di ricevere il pagamento delle somme liquidate in base alla legge n.89/2001, il creditore ha l’onere di rilasciare all’amministrazione debitrice, ex art. 5 sexies, comma 1 Legge 89/01, una dichiarazione, ai sensi degli articoli 46 e 47 d.p.r. n.445/2000, corredata dalla relativa documentazione aggiornata, attestante:

– la mancata riscossione di somme per il medesimo titolo

– l’esercizio di azioni giudiziarie per lo stesso credito

– l’ammontare degli importi che l’amministrazione è ancora tenuta a corrispondere

– la modalità di riscossione prescelta.

Decreti depositati fino al 31 dicembre 2022

Accedendo alla piattaforma Siamm Pinto digitale e scegliendo PintoPaga al momento dell’indicazione dell’ufficio, è possibile presentare istanza e documentazione aggiornata, come previsto dalla nuova norma nella legge di bilancio 2025 all’art.1 dal comma 817 al comma 821.

Decreti depositati dal 1 gennaio 2023.

Continueranno a provvedere le singole Corti d’appello, ciascuna relativamente ai propri decreti di indennizzo.

La piattaforma Siamm Pinto digitale consente al creditore:

– di fornire tutte le informazioni richieste dalla legge

– l’accesso con SPID o Carta nazionale dei servizi

– la verifica autonoma dello stato della pratica

– la modifica dei dati necessari per il pagamento senza contatto con la struttura amministrativa.

I dati inseriti vengono acquisiti digitalmente dal sistema, con un evidente miglioramento e velocizzazione della gestione della pratica da parte della struttura amministrativa.

Pinto digitale fornisce comunicazioni automatizzate agli utenti per ogni cambiamento di stato della pratica.

Tutte le comunicazioni relative alle istanze presentate dovranno essere veicolate tramite la piattaforma, che include apposite funzionalità di messaggistica diretta tra i richiedenti e gli uffici incaricati del pagamento.

Advertisement