Il giorno 8 maggio 2019 è stato firmato dal SIULP l’intesa sul Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali che si riferiscono all’anno 2018. La riunione si è svolta presso la Sala Consiglio del Gabinetto del Ministro all’interno del Viminale alla presenza del Ministro dell’Interno Sen. Matteo Salvini, del Sottosegretario all’Interno On. Nicola Molteni, del Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli, del Capo di Gabinetto del Ministro Prefetto Matteo Piantadosi, del Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali Maria De Bartolomeis e del Dirigente del T.E.P..
Grazie all’aumento delle risorse utilizzabili e all’aumento, rispetto alla dotazione dello scorso anno, di una disponibilità aggiuntiva di circa 10 milioni di euro, di cui 7 milioni 350 mila euro provenienti dall’incremento delle somme poste del Fondo, e 2 milioni 550 mila dal contratto sottoscritto lo scorso anno è stato possibile firmare il Fesi 2018.
Le cifre concordate rispetto alla copertura finanziaria per il Fesi 2018 sono le seguenti:
• Reperibilità 17,50 euro
• Cambio turno 8,70
• Presenza giornaliera 4,55
• Servizio alta montagna 6,40
Mantenendo vivo quel senso di responsabilità che ha contraddistinto il nostro agire, abbiamo ritenuto, come già affermato, che la destinazione delle risorse aggiuntive, così peraltro come disposto il DPCM del 21 marzo 2018, debba ripagare il personale impiegato nei turni di servizio serali e notturni del controllo del territorio e delle sale operative e/o radio. Fasce d’impiego e tipologie di servizio che notoriamente arrecano maggiore disagio al personale in servizio operativo nelle Questure, nei Commissariati e in tutte le specialità della Polizia di Stato.
Il compenso per il controllo del territorio sarà attribuito al personale effettivamente impiegato, nelle fasce serali e notturne, nei servizi esterni di pronto intervento e soccorso pubblico organizzati in turni continuativi, sulla base di ordini formali di servizio e coordinati dalle sale operative delle Questure o dalle sale radio dei Commissariati distaccati, in altre parole centro di risposta 113 oppure 112 Nue, e dalle sale operative o sale radio delle specialità. Spetta lo stesso compenso anche a chi concorre al dispositivo di controllo del territorio nelle medesime fasce orarie. Per fasce orarie si considerano gli orari compresi tra le 19 e le 07.
Chi è impiegato occasionalmente il compenso è attribuito in ragione del numero effettivo dei turni effettuati. È cumulabile con la presenza esterna. Tale indennità non è cumulabile, invece, con l’indennità di ordine pubblico e con l’indennità di missione.
Gli importi saranno stabiliti solo dopo la rilevazione degli aventi diritto e dal numero delle turnazioni. Le somme potrebbero attestarsi, verosimilmente, intorno ai 4,70 euro circa per i turni serali e circa 9,50 euro per i turni notturni.
Il SIULP ha sollecitato l’impegno a corrispondere le somme prevista dal Fesi nel più breve tempo possibile. Per l’indennità di controllo del territorio il pagamento potrebbe aversi in seguito in relazione al tempo necessario per definire sia l’esatto numero dei servizi sia gli eventi diritto.
E’ stato chiesto con forza nel corso dei lavori preparatori la modifica della norma riguardante il calcolo del forfettario per i cambi turno previsto per i Reparti Mobili. Il metodo fino a oggi utilizzato, che prevede la liquidazione in dodicesimi, ha dato luogo a una serie di controverse interpretazioni e per le quali abbiamo chiesto e ottenuto la definizione di regole, certe e omogenee, che rimuovano ogni residuale perplessità.
L’accordo firmato contiene, pertanto, un profilo normativo assolutamente chiaro, e che non potrà essere più discusso dando luogo a spiegazioni che definiamo eufemisticamente fantasiose e consentirà, assolutamente, il pagamento totale dell’emolumento a chi è in forza ai Reparti Mobili, prevedendo la decurtazione, mediante il calcolo in dodicesimi, solo per coloro e solo per i mesi nel corso dei quali l’appartenenza è venuta meno per un trasferimento oppure per un’aggregazione.
Appartenenza e non la presenza, considerando, inoltre, imprescindibile le assenze legittime ovvero congedi, malattie, permessi, come aspetti che non possono minimamente intaccare il diritto in questione.
Al personale in forza presso i reparti mobili ed effettivamente impiegati negli stessi spetta, quindi, un compenso annuo pari a 610 euro. Ai fini del suddetto computo sono equiparati ai giorni di effettiva presenza in servizio, le fattispecie espressamente indicate per la produttività collettività.
Nel corso del nostro intervento, prima della firma, è stato chiesto, inoltre, l’apertura immediata del tavolo contrattuale per la definizione della coda normativa relativa all’accordo dello scorso anno, e quello della nuova area dirigenziale in modo da far cessare le ingiuste e perduranti sperequazioni che si stanno consumando ai danni delle donne e degli uomini in uniforme. E’ stato sollecitato, oltre al resto, anche il Decreto sulla rappresentatività del Ministro della Funziona Pubblica.