Consultazione preliminare di mercato per l’acquisizione di sistemi elicotteristici. Richiesta di urgente confronto.
Trasmettiamo la nota del 14 ottobre inviata al Capo della Polizia dalla Segreteria Nazionale:
“Appena lo scorso 5 ottobre, con una dettagliata nota, avevamo sottoposto alla Sua attenzione – e a quelle dei medesimi altri odierni destinatari – la situazione critica in cui versa la generalità dei Reparti Volo, alle prese con una serie di problematiche che, se non affrontate con immediati interventi, sono destinate a provocare la paralisi di questo strategico ramo operativo.
Apprendiamo oggi che il 7 ottobre successivo la Direzione Centrale dei Servizi Tecnico Logistici e della gestione Patrimoniale – Ufficio Affari Contrattuali per la Motorizzazione ha pubblicato un Avviso di consultazione di mercato propedeutica con la quale sollecita i player commerciali del settore a fornire ogni utile osservazione, parere e documentazione tecnica funzionale a predisporre una eventuale procedura per l’acquisizione di elicotteri di tipo bimotore a turbina di classe medio-leggera per la Polizia di Stato.
Il succitato avviso precisa come la consultazione preliminare non costituisce in alcun modo proposta contrattuale, né l’avvio o l’espletamento di una procedura finalizzata all’aggiudicazione della fornitura, avendo il carattere di informalità̀ tipica di consultazioni preliminari di mercato. Non sussiste pertanto alcun obbligo in capo alla stazione appaltante di valutare tutta la documentazione acquisita, né di motivarne l’utilizzo o il mancato utilizzo. Si tratta insomma di nulla più che una fase di studio che lascia libera l’Amministrazione proponente di esercitare la piena discrezionalità nell’adozione delle scelte future. Nulla quindi che non possa essere rivisto alla luce di quanto già abbiamo avuto modo di chiarire.
In ragione di quanto precede crediamo necessario un momento di confronto con il vertice del Dipartimento della P.S. in relazione ad un tema, quello dell’approvvigionamento di velivoli e della funzionalità dei Reparti Volo, che per tutto quanto avevamo avuto modo di rappresentare nella recente richiamata nostra missiva risulta ora, proprio in virtù della manifestazione di interesse che è stata pubblicata, ancor più indifferibile.
Senza voler qui ripercorrere integralmente quanto precedentemente scritto, va tuttavia recuperato l’inciso in cui segnalavamo come, tra l’altro, oltre alle gravi carenze delle dotazioni tecnologiche, anche l’ambito delle risorse umane dovrà fare i conti con il prossimo collocamento in quiescenza per raggiunti limiti di età di circa un terzo dei piloti oggi in servizio. Rimarcato questo passaggio, ci limitiamo ora a riproporre alcune riflessioni circa la preoccupante situazione della logistica integrata del settore.
Il presupposto delle nostre perplessità può essere sintetizzato nella constatazione che l’acquisizione di nuovi elicotteri non può prescindere da una serie di valutazioni che vanno ben oltre la valutazione tecnica del tipo di velivolo. È infatti prioritario, e financo determinante, assicurare quella che in gergo viene definita come univocità della linea, concetto che declinato in parole povere altro non significa che avere a disposizione elicotteri dello stesso tipo.
Il che consente non solo consistenti risparmi nell’approvvigionamento di ricambi e negli oneri di manutenzione in generale. Ma pure risulta servente ad assicurare una più agevole continuità nella formazione del personale.
Insomma, l’acquisto di un nuovo sistema elicotteristico implica la riconversione dell’intero assetto della logistica ed un percorso di addestramento a cui devono sottoporsi tutti gli specialisti, tanto i piloti che devono acquisire la padronanza del nuovo velivolo, quanto dei meccanici che devono curarne l’efficienza.
Orbene, è evidente che la consultazione preliminare promossa dall’Ufficio Attività Contrattuali su cui siamo a discutere va nel senso opposto a quello che suggerirebbe il principio di buona amministrazione al quale dovrebbero essere informate le strategie gestionali.
C’è invero un ulteriore argomento che, oltre alle sin qui richiamate osservazioni, avrebbe dovuto sconsigliare l’adozione del percorso scelto dall’Amministrazione e da noi fortemente criticato. La prassi insegna infatti che, nella migliore delle ipotesi, anche supponendo che la gara d’appalto sia pubblicata a breve, prima che sia possibile ottenere la consegna dei velivoli passerebbero non meno di tre – quattro anni. Tale prognosi, che pecca di ottimismo considerando le insidie con le quali si devono confrontare le procedure di acquisto quali quella in narrativa – essendo tra l’altro più probabile che no l’avvio di un contenzioso da parte dei competitori che non sono risultati vincitori – non considera poi i tempi richiesti per l’addestramento e la formazione degli specialisti.
Vero è che il drammatico quadro di insieme dei Reparti Volo, alle prese con carenze di risorse umane e logistiche, dipende da un’inerzia gestionale radicata in tempi risalenti, entrata in risonanza con un vincolo di utilizzo che ha imposto il vincolo di utilizzo di 8 elicotteri acquistati tra il 2013 ed il 2015 con i fondi delle Frontiere esterne, ci sono almeno tre Reparti Volo (Bologna, Pescara e Napoli) che sono rimasti esclusi dall’assegnazione di nuovi velivoli.
Ma proprio per questo fatichiamo a comprendere per quale motivo la competente Direzione Centrale non abbia preso in considerazione l’opportunità di poter esercitare l’opzione per l’acquisto di ulteriori 4 elicotteri AW139, prevista dalla procedura con la quale nel 2019 si era avuta la fornitura di 2 di questi modelli per i Reparti Volo di Milano e Firenze.
Una opzione – che, proprio perché di assoluto buon senso, era stata supportata anche dai pareri della Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria e delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali, a cui pure si era allineato il coevo Capo della Polizia – che a quanto ci risulta sarebbe ancora esercitabile. Ma che, inspiegabilmente, continua ad incontrare l’opposizione della Direzione Centrale per i Servizi Tecnico Logistici.
Va per di più segnalato come si abbia a che fare con due percorsi di acquisizione che potrebbero benissimo procedere in parallelo. Nulla vieterebbe infatti di esercitare l’opzione per l’acquisto dei quattro elicotteri AW139, ed al contempo dare avvio ad una nuova gara d’appalto per la fornitura di nuovi velivoli. Ferme restando le manifestate perplessità per la prevista diversificazione del modello che vanno confermate, e che a nostro sommesso avviso dovrebbero indurre ad un ripensamento.
A questo punto delle due l’una. Se la scelta di non accedere alla procedura semplificata opzionando gli ulteriori 4 elicotteri AW 139 discende da un approccio soggettivo, saremmo alle prese con una inaccettabile presa di posizione che antepone la prospettiva personale alla funzionalità e all’efficienza di un settore strategico. Il che imporrebbe un immediato intervento del vertice del Dipartimento della P.S. funzionale a riaffermare quali siano le linee guida alle quali deve essere informata l’azione di governo dei processi gestionali. Qualora invece la da noi criticata decisione dipenda da argomentazioni fondate su valutazioni oggettive, siamo sicuramente interessati a conoscerle e, nel caso, disponibili ad apprezzarle.
In ogni caso ci pare non si possa prescindere da un momento di confronto che, nell’ottica di favorire la trasparenza di percorsi decisionali così delicati, consenta alla scrivente Segreteria di venire a conoscenza delle ragioni eventualmente sottese a quella che pare, quantomeno in assenza di elementi utili ad una diversa interpretazione, una non condivisibile scelta”.