Agenpress. “Il riordino lo faremo e credo che sarà un buon riordino, con oltre 390 milioni di euro per il primo anno e così sarà per il secondo e per il terzo. È una piccola restituzione”. E’ quanto ha confermato il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, rispondendo alle richieste del segretario generale del Siulp, Felice Romano, che ha definto il riordino del modello del sistema sicurezza e delle carriere del personale l’aspettativa maggiore delle donne e gli uomini della Polizia.
Da parte sua il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha sottolineato che “noi abbiamo voluto che la sicurezza fosse una priorità per il governo. Dobbiamo premiare chi è in trincea. Ho chiesto al Siulp quale fosse la priorità per gli uomini e donne della polizia, mi è stato detto il riordino. La mia area politica ha chiesto il riordino e il riordino arriva”. Alfano ha rivendicato lo sblocco del tetto salariale e “lo sblocco del turn over, che significa riaprire un canale di comunicazione tra i ragazzi italiani e la divida della polizia, che evidentemente emoziona ancora”. “Ora – ha aggiunto – il riordino è la nostra priorità, se mancheranno delle risorse il governo le metterà. E faremo il rinnovo del contratto”. Rivolto al sindacato ha detto che la parola chiave è lavorare “insieme”, non “andare contro tanto per protestare”. Alfano ha definito la sicurezza “un driver per il Paese”: “Dobbiamo investire insicurezza e avere un ritorno nella qualità di vita degli in Italia, che più si sentono al sicuro più contribuiscono allo sviluppo”.
Un punto al centro dell’intervento del segretario generale del Siulp, Felice Romano, che ha sottolineato come “la sicurezza non è più un costo di sistema, com’è stato per troppo tempo inteso, ma è una condizione imprescindibile anche per lo sviluppo economico, sociale e per la piena integrazione dei popoli”.
“È per noi fondamentale e irrinunciabile per rendere concreta la filiera della sicurezza e della giustizia – ha affermato – intervenire sul modello che abbiamo per ammodernarlo e per renderlo ancora più attuale rispetto alle nuove e complesse sfide che ci attendono”. Romano ha quindi evidenziato che “il punto di partenza dell’analisi per la migliore governance non può che essere costituito dalla stessa definizione del significato di Forze di Polizia. Non a caso nell’articolo 16 della legge 121 del 1981 sono state individuate espressamente 5 Forze di Polizia: la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, La Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria e il Corpo Forestale dello Stato”. “Oggi, più che mai, è necessario che l’Amministrazione, così come ha fatto il Governo con lo stanziamento di ulteriori risorse, ascolti l’appello che il Siulp sta lanciando, a nome di tutti i poliziotti, e si impegni con noi in questa nuova e necessaria sfida, orientata a creare un modello organizzativo di eccellenza, in un contesto lavorativo che richiede sempre più prestazioni intellettuali ed una maggiore produttività, in funzione di un bisogno di sicurezza dei cittadini, che non è più un bisogno qualunque ma piuttosto una domanda di competenza, professionalità e dedizione”.