Nella giornata del 7 luglio i Ministri della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, della Giustizia Marta Cartabia, dell’Economia Daniele Franco, della Difesa Lorenzo Guerini e dell’Interno Luciana Lamorgese hanno determinato di convocare, entro il corrente mese di luglio, il tavolo negoziale per il rinnovo del Contratto dei Comparti Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico.
Si tratta di un risultato importante che giunge a coronamento del lavoro di mediazione e sollecitazione ai diversi livelli politici e di Amministrazione effettuato dal SIULP.
L’annuncio della ormai prossima convocazione del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto di lavoro del comparto sicurezza è stato ufficializzato dal Ministro Brunetta.
A seguito dell’incontro dello scorso 14 maggio scorso, è stata elaborata un’ipotesi di emendamento al decreto legge “sostegni bis” per autorizzare lo stanziamento di ulteriori risorse per il rifinanziamento dei contratti che, insieme al cambio di destinazione di 50 milioni di euro già finalizzati dall’ultima legge di bilancio alle indennità per i servizi esterni e per quelli operativi fuori sede del personale dei comparti, consentirà di garantire un incremento retributivo a regime di circa il 4,25%, comprensivo della cosiddetta “specificità”.
Pur dando atto del risultato per l’area contrattuale non dirigenziale, con profonda amarezza, nonostante le nostre pressanti sollecitazioni, apprendiamo che, per quanto riguarda l’area negoziale dirigenziale, il finanziamento per il rinnovo del 2° contratto 2021- 2023 sarà evaso, da quanto comunicato, alla fine dell’anno in occasione della discussione per la legge di bilancio 2022. Questo ritardo, che si somma a quello già maturato sul primo contratto che non è ancora stato concluso, fa aumentare la situazione di incertezze interpretative sulla disciplina giuridica applicabile ai dirigenti.
Il Ministro Brunetta ha, inoltre, assicurato l’avvio delle trattative anche per il rinnovo del contratto della carriera prefettizia.
Viste le ipotesi sin qui formulate, apprezziamo la volontà di convocare il tavolo negoziale considerato che vi è tutta una serie di questioni normative, ferme dal 2008, che necessitano di essere affrontate e risolte.
Sotto questo aspetto si evidenziano alcune priorità, punti qualificanti della nostra politica rivendicativa, che riguardano soprattutto il diritto di famiglia, la genitorialità, le ferie solidali, la disciplina della malattia e delle visite specialistiche, l’interpretazione autentica dei contratti, la disciplina dell’introduzione e dell’utilizzo di nuove tecnologie, specie quando ne possa derivare il controllo a distanza degli operatori, la disciplina dell’orario di lavoro, la rivisitazione dei criteri di rappresentatività sindacale ecc..
E’ nostra ferma intenzione stabilire un confronto a trecentosessanta gradi con lo scopo di raggiungere il miglior risultato possibile sia sul piano economico che su quello normativo.
All’uopo, seguiremo con particolare cura gli sviluppi e l’evoluzione della situazione attraverso la puntuale e corretta informazione alla categoria.