Amri: Siulp, Berlino nega premio agenti? Poteva darlo a Polizia

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    Amri: Siulp, Berlino nega premio agenti? Poteva darlo a Polizia
    Romano, errore foto su profili Fb ma risposta Germania allarma

    (ANSA) – ROMA, 12 FEB – “A mio giudizio gli agenti non devono parteggiare per nessuno, devono essere imparziali e non devono postare certe foto sui propri profili. Ma la Germania se non voleva premiare i singoli, poteva dare un riconoscimento al corpo della polizia”.

    Così Felice Romano, segretario generale del sindacato di polizia Siulp, interviene sul caso della Germania che non intende dare un riconoscimento ai due poliziotti che il 23 dicembre bloccarono e uccisero, in un conflitto a fuoco a Sesto San Giovanni, Anis Amri, l’attentatore che a Berlino quattro giorni prima a bordo di un camion si era lanciato sulla folla uccidendo 12 persone e ferendone 55.

    Della vicenda parlano oggi il Corriere della Sera e Il Giornale, spiegando che la decisione del governo tedesco è legata alle foto considerate tendenti all’apologia del fascismo presenti nei profili Facebook dei due agenti; foto che furono poi rimosse. “Un riconoscimento da parte della Germania – osserva Romano – non è un atto dovuto. Ma negarlo” dopo aver preso in considerazione quest’ipotesi “è un fatto negativo e allarmante. Negativo perché conferma la volontà della Germania di non sentirsi parte dell’Europa, ma di sentirsi l’Europa a cui tutti devono adeguarsi. Preoccupante, perché nonostante questa pretesa, ci è voluta la polizia italiana, pur con tutte le sue difficoltà di mezzi e risorse, per dare giustizia ai suoi cittadini.

    La Germania dovrebbe riflettere su quanto accaduto: si vede anche da questo se c’è davvero volontà di coesione e di essere un unico grande paese pur nel rispetto delle tradizioni dei singoli stati”. In Europa – sottolinea il sindacalista – “c’è chi pensa di essere immune con i muri e fili spinati. Ma non si può pensare che una una parte d’Europa, da sola, possa trattenere tutti quelli che all’altra parte non sono graditi”.

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