Accesso dell’Autorità di P.S. e Forze di Polizia al nuovo servizio dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) del Ministero dell’Interno
Riportiamo il testo della lettera inviata al Pref. Lamberto Giannini, Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S. in data 2 novembre u.s.:
“Il Ministero dell’Interno ha ufficialmente comunicato che dal 15 novembre i cittadini italiani potranno scaricare i certificati anagrafici online in maniera autonoma e gratuita attraverso il nuovo servizio dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR).
Sono 14 le certificazioni scaricabili, anche in forma contestuale, dal computer personale senza bisogno di recarsi allo sportello, per conto proprio o per un componente della propria famiglia, segnatamente:
● Nascita
● Matrimonio
● Cittadinanza
● Esistenza in vita
● Residenza
● Residenza AIRE
● Stato civile
● Stato di famiglia
● Stato di famiglia e di stato civile
● Residenza in convivenza
● Stato di famiglia AIRE
● Stato di famiglia con rapporti di parentela
● Stato Libero
● Unione Civile
● Contratto di Convivenza
Ogni cittadino può accedere al portale con la propria identità digitale (SPID, Carta d’Identità Elettronica, CNS) e se la richiesta è per un familiare verrà mostrato l’elenco dei componenti della famiglia per cui è possibile richiedere un certificato. Il servizio, inoltre, consente la visione dell’anteprima del documento per verificare la correttezza dei dati e di poterlo scaricare in formato .pdf o riceverlo via mail.
Si tratta di una importante traguardo anche per le Pubbliche Amministrazioni che grazie ad ANPR avranno a disposizione un punto di riferimento unico di dati e risultanze anagrafiche, dal quale poter reperire informazioni certe e sicure per poter erogare servizi integrati e più efficienti per i cittadini, considerato che con un’anagrafe nazionale unica, ogni aggiornamento su ANPR sarà immediatamente consultabile dagli enti pubblici che accedono alla banca dati.
Atteso che l’Anagrafe Nazionale della popolazione residente è stata realizzata su progetto del Ministero dell’Interno si chiede di conoscere se e in che termini il progetto preveda la possibilità di accesso da parte delle Forze di Polizia attraverso credenziali specifiche che possano accrescere e velocizzare le potenzialità info investigative consentendo di superare le attuali procedure e automatizzare la consultazione e l’estrazione di dati utili alle indagini preventive e di Polizia Giudiziaria.
L’art. 5, comma 4, del D.P.C.M. 194/2014, prevede che il Comune – mediante le convenzioni previste dall’articolo 62, comma 3, del Codice dell’amministrazione digitale (D.Lgs. 82/2005) – consenta alle pubbliche amministrazioni la fruizione dei dati anagrafici della popolazione residente nel proprio territorio, anche attraverso il rilascio di elenchi anagrafici (art. 34 del D.P.R. n. 223 del 1989).
Attualmente le consultazioni da parte degli addetti agli Uffici di Polizia sono subordinate a richieste “scritte” alle varie anagrafi comunali con tempi d’attesa variabili, o a collegamenti realizzati limitatamente al territorio del Comune in cui l’Ufficio è ubicato.
Sarebbe, pertanto, assai singolare che accanto alla previsione dell’accesso diretto ai servizi anagrafici per cittadini e Pubbliche Amministrazioni non fosse istituzionalizzato un accesso dedicato per le Forze di Polizia.
Del resto, uno degli scopi principali dell’Anagrafe Nazionale ANPR è quello di consentire ai Comuni, attraverso un sistema integrato, efficace e con alti standard di sicurezza, di interagire con le altre amministrazioni pubbliche con cui scambiare informazioni condivise e non v’è chi non veda come questa interazione sia di importanza vitale per le attività che riguardano la sicurezza pubblica e le indagini di Polizia Giudiziaria.
La Realizzazione dell’ANPR è avvenuta sulla base delle previsioni di cui all’art.50 del D.Lgs. n.50/2005. L’attuale pianificazione prevede che il servizio sia reso disponibile, previa sottoscrizione di uno schema Accordo di fruizione, che sarà sottoposto ad una preventiva valutazione dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.
Il Ministero dell’Interno Dipartimento della pubblica sicurezza ha già stipulato una Convenzione, con l’Agenzia delle Entrate avente a oggetto l’accesso da parte delle forze di polizia, tramite il Centro elaborazione dati (C.e.d.) del Dipartimento, alla banca dati dell’Anagrafe tributaria, detenuta dall’Agenzia, attraverso l’applicativo denominato Puntofisco.
Oggi appare urgente e indifferibile l’esigenza di garantire un accesso istituzionale all’ANPR all’autorità di pubblica sicurezza e alle forze di polizia nei casi in cui esse possano acquisire informazioni, atti e documenti, in conformità a vigenti disposizioni di legge o di regolamento e per via telematica.
Certi della Sua attenzione e capacità di ascolto, cogliamo l’occasione per inviare cordiali saluti e sensi di elevata e rinnovata stima in attesa di un cortese urgente riscontro.”