Armonizzazione del trattamento pensionistico. Lettera al Presidente Monti sull’incontro del 18 settembre p.v.

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Signor Presidente,

siamo stati invitati il 18 settembre p.v. ad un incontro presso il Ministero del Lavoro in ordine all’emanando regolamento di armonizzazione del trattamento pensionistico del personale che rappresentiamo.

In proposito, abbiamo avuto modo di rilevare che:

non è precisato chi sarà l’interlocutore (il Ministro, un Sottosegretario, un Dirigente);

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non sono stati in alcun modo interessati i Ministri e le Amministrazioni responsabili;

non sono stati inviati i testi o altri documenti che possono essere valutati in vista dell’incontro.

Siamo dell’opinione che solo un reale e costruttivo confronto che coinvolga tutti i Ministri e le Amministrazioni interessate possa portare a definire soluzioni effettivamente utili e volte a garantire gli interessi generali del Paese ed il personale rappresentato. Per poter meglio esercitare la responsabilità che deve caratterizzare il Governo e le parti sociali nelle decisioni da assumere, occorre una valutazione globale degli effetti dei vari provvedimenti correttivi della finanza pubblica e di quelli di revisione organizzativa attualmente in discussione in Parlamento sulla funzionalità delle strutture, sulla capacità di produrre servizi per i cittadini, sulle prospettive del personale, per comprendere quali sono gli effetti di un intervento sulle pensioni con riferimento alla funzionalità delle Amministrazioni e alla tutela dei diritti degli operatori.

Un incontro dalle incerte premesse, quale quello che sembra prospettarsi, scollegato dagli elementi sopraccennati risulta essere parziale e quindi improduttivo, peraltro, appare in contrasto con gli impegni assunti in Parlamento dal suo Governo, che richiedono non una mera informazione, ma l’apertura di una fase che, considerando solo l’aspetto pensionistico, risolva nel loro complesso le situazioni sul tappeto, a cominciare dal mancato avvio della previdenza complementare da ben 16 anni.

Armonizzare senza aver risolto le disfunzioni del passato è profondamente in contrasto con il principio di equità che il suo Governo ha posto alla base del proprio operato.

Ciò premesso, siamo a richiedere il Suo autorevole intervento affinché si realizzino, nell’interesse del Paese, le condizioni per il confronto con il Governo e le Amministrazioni coinvolte da tali processi

Roma, 14.9.2012

 

I Sindacati delle Forze di Polizia e Soccorso Pubblico e i Cocer del Comparto Sicurezza e Difesa.

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