Dichiarazioni del Segretario Generale Felice ROMANO
Grande soddisfazione per la brillante operazione condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria. Questo il commento di Romano Felice, Segretario generale del SIULP dopo l’arresto di 30 persone che gestivano il mercato del lavoro nero degli immigrati di Rosarno che venivano sfruttati e ridotti in condizioni di schiavitù.
L’8 gennaio scorso, all’indomani della rivolta degli Immigrati, continua Romano, il SIULP lanciò subito l’allarme che quella situazione non poteva essere affrontata solo sotto l’ottica poliziesca ma con un intervento che, passando per l’integrazione e il sociale, ripristinasse le condizioni di legalità e di civile convivenza che il quel territorio erano state soffocate da chi aveva interesse a gestire la manodopera straniera in modo illegale.
La grande professionalità, e la celerità della risposta dei colleghi reggini hanno dimostrato la fondatezza di quanto affermato dal SIULP, ribadito anche nel corso di un apposito convegno tenutosi a Reggio Calabria su quei drammatici fatti, che Rosarno era solo la punta di un iceberg dell’atavico problema dello sfruttamento e della schiavitù illegale degli immigrati nel nostro Paese.
Ora, conclude Romano, per non disperdere l’eccellente risultato dei poliziotti reggini è indispensabile che il Governo, così come ha fatto il Ministro Maroni sul piano dell’ordine pubblico, intervenga immediatamente per ristabilire la legalità in quei territori che è condizione irrinunciabile per il rilancio dell’economia ma anche per una serena convivenza tra la popolazione locale le diverse etnie presenti in quel centro.
Solo in questo modo, oltre che ridare credito alle denunce del sindacato e nuovo slancio alle autorità preposte al contrasto dello sfruttamento dell’immigrazione, si potranno evitare in futuro situazioni analoghe a quelle vissute a Rosarno.