Di seguito pubblichiamo la lettera inviata all’On. Renato Brunetta, Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, firmata da tutte le sigle sindacali del cartello della Polizia di Stato, delle sigle sindacali della Polizia Penitenziaria, e l’adesione dei COCER Guardia di Finanza e Aeronautica.
Oggetto: Biennio economico 2008-2009 – Convocazione incontro giorno 22 dicembre 2009
Signor Ministro,
abbiamo ricevuto dai Suoi Uffici una lettera di convocazione, per la giornata del 22 dicembre, relativa alla prosecuzione delle trattative e della concertazione inerenti il biennio economico 2008 – 2009 riguardante il personale non dirigente delle Forze di Polizia ad ordinamento civile, ad ordinamento militare e le Forze Armate. Come rappresentanti della quasi totalità delle organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato, Le comunichiamo che non è nostra intenzione prendere parte all’incontro in questione perché non sono stati rispettati gli impegni assunti formalmente dalla compagine governativa.
ADERISCONO E CONDIVIDONO L’INIZIATIVA IL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA E IL COCER AERONAUTICA.
Rispetto all’ultima riunione da Lei convocata, svoltasi il 16 settembre scorso, non si registrano novità che possano indurci a modificare l’indisponibilità a proseguire la trattativa per rinnovare un Contratto che è scaduto ormai da due anni, caso più unico che raro anche rispetto al resto del pubblico impiego. L’offerta governativa continua a limitarsi ad un incremento pari al tasso inflattivo, il 3,2 per cento, senza per altro fornire garanzie sugli arretrati che il personale deve percepire.
Ad oggi, per quel che riguarda il biennio economico 2008 – 2009, sono state previste adeguate risorse economiche aggiuntive (€ 100 milioni) per valorizzare la specificità professionale, pari al 50% di quelle stanziate per il biennio precedente nella finanziaria 2008 (€ 200 milioni).
Non è stata, altresì, ancora impressa la giusta accelerazione all’iter di approvazione del riordino delle carriere e siamo fermi alle Sue pubbliche dichiarazioni di impegno del novembre 2008. Urge, inoltre, procedere all’avvio dei tavoli della previdenza complementare. In questo caso il Comparto Sicurezza e Difesa risulta fortemente penalizzato e, anche in considerazione delle modifiche al sistema previdenziale previste dal 2010, con la concreta previsione, se non si agirà rapidamente, che i giovani appartenenti alle Forze dell’Ordine rischiano di trascorrere in povertà i loro anni di vecchiaia.
Per questi motivi, confermiamo la nostra indisponibilità a partecipare alla riunione convocata per la giornata del 22 dicembre e confermiamo il nostro stato di agitazione e mobilitazione.
Distinti saluti.
SICUREZZA: I SINDACATI DICONO NO ALL’INCONTRO CON BRUNETTA
(AGI) – Roma, 21 dic – “Le comunichiamo che non è nostra intenzione prendere parte all’incontro in questione perché non sono stati rispettati gli impegni assunti formalmente dalla compagine governativa”. Con queste parole scritte in una lettera unitaria indirizzata al ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, le organizzazioni sindacali del Comparto Sicurezza e Difesa delle forze di polizia hanno comunicato che domani diserteranno l’incontro relativo “alla prosecuzione delle trattative e della concertazione inerenti il biennio economico 2008-2009 riguardante il personale non dirigente delle Forze di Polizia ad ordinamento civile, ad ordinamento militare e le Forze Armate”. I “giovani appartenenti alle Forze dell’Ordine rischiano di trascorrere in povertà i loro anni di vecchiaia”, denunciano i sindacati.
“Come rappresentanti della quasi totalità delle organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato, le comunichiamo che non e’ nostra intenzione prendere parte all’incontro in questione perché non sono stati rispettati gli impegni assunti formalmente dalla compagine governativa”. “Rispetto all’ultima riunione da Lei convocata- scrivono i sindacati -, svoltasi il 16 settembre scorso, non si registrano novità che possano indurci a modificare l’indisponibilità a proseguire la trattativa per rinnovare un Contratto che e’ scaduto ormai da due anni, caso più unico che raro anche rispetto al resto del pubblico impiego. L’offerta governativa continua a limitarsi ad un incremento pari al tasso inflattivo, il 3,2 per cento, senza per altro fornire garanzie sugli arretrati che il personale deve percepire”. “Ad oggi – proseguono i sindacati -, per quel che riguarda il biennio economico 2008 – 2009, non sono state previste risorse economiche aggiuntive per valorizzare la specificità professionale. Gli impegni finora assunti, per altro ancora da concretizzare, prevedono risorse aggiuntive pari a cento milioni di euro dal prossimo anno e quindi si tratta di appostamenti che saranno utilizzati nell’ambito del prossimo Contratto. Non e’ stata, altresì, ancora impressa la giusta accelerazione all’iter di approvazione del riordino delle carriere e siamo fermi alle Sue pubbliche dichiarazioni di impegno del novembre 2008”. Per i sindacati “Urge, inoltre, procedere all’avvio dei tavoli della previdenza complementare. In questo caso il Comparto Sicurezza risulta fortemente penalizzato rispetto al restante pubblico impiego e, anche in considerazione delle modifiche al sistema previdenziale previste dal 2010, i giovani appartenenti alle Forze dell’Ordine rischiano di trascorrere in povertà i loro anni di vecchiaia”. “Per questi motivi – si conclude la lettera inviata a Brunetta -, confermiamo la nostra indisponibilità a partecipare alla riunione convocata per la giornata del 22 dicembre e confermiamo il nostro stato di agitazione e mobilitazione”
SICUREZZA: FUNZIONE PUBBLICA, NESSUNA CONVOCAZIONE DA BRUNETTA
(AGI) Roma, 21 dic. – Il Dipartimento della Funzione pubblica comunica che “non c’è stata alcuna convocazione del ministro Brunetta per il comparto sicurezza-difesa. La convocazione è stata fatta dagli Uffici del Dipartimento per una riunione tecnica sulla situazione del rinnovo del contratto in considerazione dell’imminente approvazione del disegno di legge finanziaria 2010 che rende certa la disponibilità di ulteriori risorse finanziarie. Si prende comunque atto della indisponibilità dei sindacati a partecipare anche alle riunioni tecniche”. Una domanda, si legge ancora in una nota, “sorge però spontanea: come si fa a chiudere un contratto se una delle parti si rende indisponibile anche alle riunioni tecniche? Resta davvero difficile comprendere per quale motivo i rappresentanti del comparto sicurezza-difesa affermino che la situazione sia rimasta invariata rispetto all’apertura delle trattative. Se si raffrontano le misure di razionalizzazione della spesa adottate per tutto il pubblico impiego con quelle specifiche del settore, si può infatti facilmente constatare come il comparto sicurezza-difesa abbia rappresentato per il Governo una peculiarità specifica”. Infatti, continua la nota, “è stato infatti proprio il ministro Brunetta a decidere che nell’ambito della lotta all’assenteismo venissero introdotte specifiche deroghe per il comparto sicurezza-difesa al nuovo e generale regime di malattia dei dipendenti pubblici” così come “è stato proprio il ministro Brunetta a decidere che si escludesse questo comparto dal taglio del 10% sui fondi di amministrazione delle risorse destinate alla contrattazione integrativa”. Infine, “è stato proprio il ministro Brunetta a decidere che la componente sindacale di questo comparto venisse esclusa dalla riduzione del 15% dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali che e’ stata invece già attuata nel restante settore statale”.
Inoltre, si legge ancora nella nota del Dipartimento, “va sottolineato come, sia pure a fronte della grave situazione finanziaria del Paese, sia stato eliminato il blocco delle assunzioni (vigente da circa 10 anni) per il prossimo triennio. Pertanto dal 2010 saranno consentite un numero di assunzioni pari al numero dei pensionamenti”. Quanto al rinnovo contrattuale del biennio 2008-2009, “e’ bene ricordare che se per tutto il pubblico impiego i contratti si sono chiusi con un aumento medio di circa 70 euro mensili, per il comparto sicurezza-difesa sono state invece stanziate risorse, anche nell’ultima finanziaria, che portano l’incremento a regime a circa 100 euro mensili (30 euro in piu’ rispetto ai ministeri). Va infine ricordato come per la prima volta un disegno di legge del Governo contenga (anche per volonta’ del ministro Brunetta) una norma volta a riconoscere nei suoi vari risvolti la specificita’ del ruolo degli appartenenti alle Forze di polizia e alle Forze armate”. Sempre nel disegno di legge finanziaria 2010, conclude la nota, “e’ stata finanziata anche per l’anno 2010, con ulteriori 60 milioni, la detassazione sugli emolumenti accessori del personale della sicurezza e difesa. La ferma volonta’ del Governo e’ quella di dar corso al rinnovo del contratto nel piu’ breve tempo possibile, secondo quanto prevede la normativa vigente anche in caso di indisponibilita’ o impossibilita’ di una delle parti”.
SICUREZZA-DIFESA: FUNZIONE PUBBLICA, SINDACATI INDISPONIBILI SU TUTTO
(ASCA) – Roma, 21 dic – Il Dipartimento della Funzione pubblica comunica che non c’e’ stata alcuna convocazione del ministro Brunetta per il comparto sicurezza-difesa. ”La convocazione – spiega infatti una nota – e’ stata fatta dagli Uffici del Dipartimento per una riunione tecnica sulla situazione del rinnovo del contratto in considerazione dell’imminente approvazione del disegno di legge finanziaria 2010 che rende certa la disponibilità di ulteriori risorse finanziarie. Si prende comunque atto della indisponibilità dei sindacati a partecipare anche alle riunioni tecniche”. ”Una domanda – prosegue il comunicato della Funzione Pubblica – sorge però spontanea: come si fa a chiudere un contratto se una delle parti si rende indisponibile anche alle riunioni tecniche? Resta davvero difficile comprendere per quale motivo i rappresentanti del comparto sicurezza-difesa affermino che la situazione sia rimasta invariata rispetto all’apertura delle trattative”. ”Se si raffrontano le misure di razionalizzazione della spesa adottate per tutto il pubblico impiego – spiega quindi il Dipartimento – con quelle specifiche del settore, si può infatti facilmente constatare come il comparto sicurezza-difesa abbia rappresentato per il Governo una peculiarità specifica. E’ stato infatti proprio il Ministro Brunetta a decidere che nell’ambito della lotta all’assenteismo venissero introdotte specifiche deroghe per il comparto sicurezza-difesa al nuovo e generale regime di malattia dei dipendenti pubblici. E’ stato proprio il Ministro Brunetta a decidere che si escludesse questo comparto dal taglio del 10% sui fondi di amministrazione delle risorse destinate alla contrattazione integrativa. E’ stato infine proprio il Ministro Brunetta a decidere che la componente sindacale di questo comparto venisse esclusa dalla riduzione del 15% dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali che e’ stata invece già attuata nel restante settore statale. Va poi sottolineato come, sia pure a fronte della grave situazione finanziaria del Paese, sia stato eliminato il blocco delle assunzioni (vigente da circa 10 anni) per il prossimo triennio. Pertanto dal 2010 saranno consentite un numero di assunzioni pari al numero dei pensionamenti”. ”Quanto al rinnovo contrattuale del biennio 2008-2009 – conclude la nota -, è bene ricordare che se per tutto il pubblico impiego i contratti si sono chiusi con un aumento medio di circa 70 euro mensili, per il comparto sicurezza-difesa sono state invece stanziate risorse, anche nell’ultima finanziaria, che portano l’incremento a regime a circa 100 euro mensili (30 euro in più rispetto ai Ministeri). Va infine ricordato come per la prima volta un disegno di legge del Governo contenga (anche per volontà del Ministro Brunetta) una norma volta a riconoscere nei suoi vari risvolti la specificità del ruolo degli appartenenti alle Forze di polizia e alle Forze armate. Inoltre sempre nel disegno di legge finanziaria 2010 è stato finanziata anche per l’anno 2010, con ulteriori 60 milioni, la detassazione sugli emolumenti accessori del personale della sicurezza e difesa. La ferma volontà del Governo è quella di dar corso al rinnovo del contratto nel più breve tempo possibile, secondo quanto prevede la normativa vigente anche in caso di indisponibilità o impossibilità di una delle parti”.
SICUREZZA: MINISTERO, DA BRUNETTA NESSUNA CONVOCAZIONE SINDACATI
Roma, 21 dic. (Adnkronos)- Il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, non ha disposto alcuna convocazione per il comparto sicurezza-difesa. A precisarlo e’ il dipartimento della Funzione pubblica in riferimento alla presa di posizione delle organizzazioni sindacali di categoria che si sono dette indisponibili all’incontro. ”La convocazione- si sottolinea in una nota ministeriale- e’ stata fatta dagli Uffici del Dipartimento per una riunione tecnica sulla situazione del rinnovo del contratto in considerazione dell’imminente approvazione del disegno di legge finanziaria 2010 che rende certa la disponibilita’ di ulteriori risorse finanziarie. Si prende comunque atto della indisponibilità dei sindacati a partecipare anche alle riunioni tecniche”. ”Una domanda sorge però spontanea: come si fa a chiudere un contratto se una delle parti si rende indisponibile anche alle riunioni tecniche? Resta davvero difficile- prosegue la nota- comprendere per quale motivo i rappresentanti del comparto sicurezza-difesa affermino che la situazione sia rimasta invariata rispetto all’apertura delle trattative. Se si raffrontano le misure di razionalizzazione della spesa adottate per tutto il pubblico impiego con quelle specifiche del settore, si può infatti facilmente constatare come il comparto sicurezza-difesa abbia rappresentato per il Governo una peculiarità specifica”. ”E’ stato infatti proprio il Ministro Brunetta a decidere che nell’ambito della lotta all’assenteismo venissero introdotte specifiche deroghe per il comparto sicurezza-difesa al nuovo e generale regime di malattia dei dipendenti pubblici. E’ stato proprio il Ministro Brunetta a decidere che si escludesse questo comparto dal taglio del 10% sui fondi di amministrazione delle risorse destinate alla contrattazione integrativa. E’ stato infine proprio il Ministro Brunetta a decidere che la componente sindacale di questo comparto venisse esclusa dalla riduzione del 15% dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali che e’ stata invece gia’ attuata nel restante settore statale”, ricorda il Dipartimento della Funzione Pubblica.
”Va poi sottolineato – prosegue la nota – come, sia pure a fronte della grave situazione finanziaria del Paese, sia stato eliminato il blocco delle assunzioni (vigente da circa 10 anni) per il prossimo triennio. Pertanto dal 2010 saranno consentite un numero di assunzioni pari al numero dei pensionamenti. Quanto al rinnovo contrattuale del biennio 2008-2009, è bene ricordare che se per tutto il pubblico impiego i contratti si sono chiusi con un aumento medio di circa 70 euro mensili, per il comparto sicurezza-difesa sono state invece stanziate risorse, anche nell’ultima finanziaria, che portano l’incremento a regime a circa 100 euro mensili (30 euro in più rispetto ai Ministeri)”. ”Va infine ricordato- conclude la nota- come per la prima volta un disegno di legge del Governo contenga (anche per volontà del Ministro Brunetta) una norma volta a riconoscere nei suoi vari risvolti la specificità del ruolo degli appartenenti alle Forze di polizia e alle Forze armate. Inoltre sempre nel disegno di legge finanziaria 2010 è stato finanziata anche per l’anno 2010, con ulteriori 60 milioni, la detassazione sugli emolumenti accessori del personale della sicurezza e difesa. La ferma volontà del Governo e’ quella di dar corso al rinnovo del contratto nel piu’ breve tempo possibile, secondo quanto prevede la normativa vigente anche in caso di indisponibilità o impossibilità di una delle parti”.