Esprimo plauso e ringraziamenti ai Colleghi della Questura di Firenze e dell’antiterrorismo nazionale per la professionalità, la sagacia e la tenacia con cui hanno condotto le indagini che hanno portato all’arresto di otto esponenti del mondo anarco-insurrezionalista dei quali, 3 responsabili di un attentato ai danni di una caserma dei Carabinieri e 5 del vile e micidiale attentato attuato nella notte di questo capodanno che non ha causato morti di innocenti solo grazie allo spirito di totale abnegazione di Mario VECE, artificiere della Polizia di Stato, che per disinnescare l’ordigno ha pagato un caro prezzo poiché ha perso luna mano e un occhio.
Le indagini che si sono concluse con l’arresto di questi 8 soggetti, arresto possibile grazie anche a nuove tecniche basate sull’individuazione del DNA che attribuisce specifiche responsabilità a chi materialmente a confezionato l’ordigno, per le modalità e la celerità pur nella complessità degli ambienti nei quali si sono svolte, sono la dimostrazione che la Polizia di Stato e le Forze dell’ordine in generale del nostro Paese sono tra le migliori al mondo perché vantano una professionalità e una dedizione al servizio che è la migliore garanzia per la sicurezza dei cittadini.
Lo afferma in una nota Felice ROMANO, Segretario generale del SIULP nel commentare la brillante operazione conclusa dalla questura di Firenze e dal nucleo antiterrorismo nazionale.
Nell’esprimere ringraziamenti e plauso ai colleghi che hanno operato e nel rinnovare la nostra vicinanza e totale sostegno all’amico Mario VECE oltre che sentimenti di profonda e sentita riconoscenza, sottolinea il leader del SIULP, ci auguriamo che ora le maglie troppo large dei meccanismi della giustizia non consentano a questi soggetti di poter scampare il carcere e, si spera, la immediata ed esemplare pena.
Lo dobbiamo a Mario, ai Colleghi che hanno operato ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini che devono sentirsi tranquillizzati perché sicurezza e giustizia dimostreranno di viaggiare nella stessa direzione e alla stessa velocità. Giacché, diversamente, potrebbe avere ragione chi comincia neanche più tanto velatamente a dichiarare che forse nel nostro Paese l’unica vera giustizia è quella che ognuno si fa da se.
Noi, da servitori dello Stato, siamo convinti di no poiché confidiamo nel sistema della sicurezza e della giustizia che il nostro Paese ha e nella loro capacità di aggiornarsi e di essere all’altezza delle nuove e accresciute sfide che dobbiamo affrontare per la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia della democrazia.
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