BOMBA PG REGGIO: solidarietà al Procuratore DI LANDRO, ma anche un appello al Governo.

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Ultimo aggiornamento 19/05/2013

 

Dichiarazioni del Segretario Generale Felice ROMANO
Il SIULP esprime la totale solidarietà al Procuratore Generale di Reggio Calabria Dr. DI LANDRO per il vile atto intimidatorio di cui è stato fatto oggetto, rappresentando la propria vicinanza al Procuratore Generale, a tutti i magistrati e appartenenti alle Forze dell’Ordine che in quella terra sono impegnati in una vera e propria guerra per l’affermazione dello Stato su l’antistato.
Ad affermarlo Felice Romano, Segretario Generale del SIULP che, nell’esprimere un grazie e un grande plauso al Procuratore Di Landro per l’opera instancabile ed efficace che sta portato avanti insieme a tutti i colleghi della Procura reggina e agli ottimi investigatori della Polizia di Stato e delle altre Forze di polizia, sottolinea come l’arrivo del dottor DI Landro coincide con uno dei periodi più proficui della lotta contro la criminalità organizzata.
Per questo, continua Romano, il vile attentato non farà altro che aumentare la voglia e lo sforzo nella lotta contro la criminalità organizzata che si annida in quel territorio, oltre che la sicurezza di chi, in prima linea è attore principale nel combattere questa battaglia.
Perché questo atto dimostra, ormai che lo scontro è divenuto insopportabile per criminalità organizzata che comincia mostrare le crepe di una grande debolezza.
Per i poliziotti e gli investigatori è importante avere punti di riferimento certi come il Procuratore Generale DI Landro quando si lotta, molto spesso ad armi impari, contro un nemico agguerrito e feroce come la ‘ndrangheta calabrese; così come è altrettanto indispensabile avere strumenti e risorse idonee a fronteggiare un nemico così pericoloso, vile ed insidioso.
Per questo, conclude Romano, cogliamo l’occasione anche per lanciare un appello al Ministro Maroni e al Governo nel suo insieme. Per continuare e vincere questa guerra occorrono risorse, strumenti e, soprattutto poliziotti.
Comprendiamo le difficoltà economiche e la congiuntura negativa delle finanze pubbliche, ma la sicurezza è un investimento e non un costo; ecco perché bisogna mettere tra le priorità dell’azione di governo gli investimenti necessari per la sicurezza in modo da consentire, sia di superare il blocco del turn over per evitare il collasso del sistema che si profila all’orizzonte da qui a due anni, sia l’approvvigionamento delle necessarie risorse economiche per continuare l’attività investigativa e quella del controllo del territorio necessarie alla riappropriazione da parte della società sana calabrese del proprio territorio.
 
 
i lanci di agenzia

BOMBA PG REGGIO:SIULP,DARE A FORZE POLIZIA RISORSE ADEGUATE

(ANSA) – ROMA, 26 AGO – ”Totale solidarieta’ al procuratore generale di Reggio Calabria Di Landro per il vile atto intimidatorio di cui e’ stato fatto oggetto” viene espressa dal sindacato di polizia Siulp, che manifesta ”vicinanza al pg, a tutti i magistrati e appartenenti alle forze dell’ordine che in quella terra sono impegnati in una vera e propria guerra per l’affermazione dello Stato su l’antistato”. Felice Romano, segretario generale del Siulp, sottolinea come ”l’arrivo del dottor Di Landro coincide con uno dei periodi piu’ proficui della lotta contro la criminalita’ organizzata. Per questo – continua Romano – il vile attentato non fara’ altro che aumentare la voglia e lo sforzo nella lotta contro la criminalita’ organizzata che si annida in quel territorio”. ”Per i poliziotti e gli investigatori – continua il sindacato – e’ importante avere punti di riferimento certi come il procuratore generale Di Landro quando si lotta, molto spesso ad armi impari, contro un nemico agguerrito e feroce come la ‘ndrangheta calabrese; cosi’ come e’ altrettanto indispensabile avere strumenti e risorse idonee a fronteggiare un nemico cosi’ pericoloso, vile ed insidioso. Per questo – conclude Romano – cogliamo l’occasione anche per lanciare un appello al Ministro Maroni e al Governo nel suo insieme: per continuare e vincere questa guerra occorrono risorse, strumenti e, soprattutto poliziotti. Comprendiamo le difficolta’ economiche e la congiuntura negativa delle finanze pubbliche, ma la sicurezza e’ un investimento e non un costo”.

 

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