Il SIULP commemora la memoria del giudice Paolo, e dei colleghi Emanuela, Agostino, Claudio, Vincenzo e Walter per rinnovare l’impegno nella guerra dei giusti contro la mafia e ogni tipo di criminalità organizzata e feroce che non esita a mietere vittime innocenti pur di affermare la supremazia dell’antistato su quella dello Stato.
Per questo, in occasione del 24° anniversario dell’attentato in via D’Amelio dove vennero barbaramente trucidati questi eroi della giustizia che non esitarono nemmeno un attimo nella loro guerra alla mafia, il SIULP è presente come sempre e a nome di tutte le donne e gli uomini che rappresenta, rinnova il proprio impegno per sconfiggere definitivamente le mafie e vincere la guerra che la mafia e tutte forme di criminalità organizzata hanno dichiarato allo Stato, si suoi servitori e alla legalità.
Lo dichiara in una nota Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP nel giorno dell’anniversario del barbaro eccidio del giudice e della sua scorta.
Speriamo che questo sacrificio, come tutti quelli che lo hanno preceduto e quelli che, purtroppo abbiamo dovuto registrare anche dopo quel giorno non sia inutile e che, soprattutto, sia da monito a chi avendo responsabilità politiche nella gestione dei territori e del paese, facendo tesoro delle indagini fatte, rifugga ogni tipo di contatto con questi criminali. Giacché quella della guerra contro la mafia e la criminalità organizzata non è solo la guerra dei giudici o degli operatori delle Forze di polizia, essa deve essere l’impegno civile di tutta la nostra società e in primis di chi si candida a governarla.
Perché, conclude Romano, senza legalità, senza sicurezza e giustizia nel territorio non potrà mai esserci crescita e sviluppo, sia sociale che economico.
Lanci di Agenzia
Borsellino: Siulp
, commemorare memoria per rinnovo impegno
(ANSA) – ROMA, 19 LUG – “Commemorare la memoria del giudice Paolo, e dei colleghi Emanuela, Agostino, Claudio, Vincenzo e Walter per rinnovare l’impegno nella guerra dei giusti contro la mafia e ogni tipo di criminalità organizzata”. Lo afferma in una nota il segretario del Siulp
Felice Romano ribadendo come il sindacato sia accanto a tutti gli uomini e le donne che lottano per “sconfiggere definitivamente le mafie e vincere la guerra che la mafia e tutte forme di criminalità organizzata hanno dichiarato allo Stato, si suoi servitori e alla legalità”. “Speriamo che questo sacrificio, come tutti quelli che lo hanno preceduto e quelli che, purtroppo, abbiamo dovuto registrare anche dopo quel giorno – prosegue Romano – non sia inutile e che, soprattutto, sia da monito a chi avendo responsabilità politiche nella gestione dei territori e del paese, rifugga ogni tipo di contatto con questi criminali”. La guerra contro la mafia, conclude il sindacato, “non è solo la guerra dei giudici o degli operatori delle forze di polizia ma deve essere l’impegno civile di tutta la nostra società e in primis di chi si candida a governarla”.