Brindisi: SIULP, cordoglio, sgomento ma anche ferma condanna perché omertà equivale a piena responsabilità

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano

 

Vicinanza e cordoglio alla famiglia della giovane studentessa che oggi è deceduta a seguito dell’attentato di una mente criminale folle e vigliacca, che ha colpito la scuola Morvillo Falcone nella quale si preparano i nostri giovani, il futuro di questo Paese.

Vicinanza, solidarietà e totale disponibilità anche ai familiari degli altri giovani feriti, sperando che chi in questo momento sta lottando tra la vita e la morte possa quanto prima risorridere alla vita abbracciando i propri cari.

Ma anche una ferma condanna a quanti, sapendo qualcosa su questa strage, si trincerano nell’omertà. Che sappiano, questi omertosi, che l’omertà, in questo caso equivale ad assumersi la totale responsabilità di quanto hanno procurato le mani criminali e vigliacche, che ci riporta alla mente quelle più becere e altrettanto folli di venti anni fa che hanno lasciato una scia di sangue lastricata da un dolore che ancora oggi non si riesce a cancellare.

Lo afferma Felice Romano, Segretario Generale SIULP, nel commentare a caldo la follia criminale che ha colpito la città di Brindisi e la scuola Morvillo Falcone.

Ma sappiano questi criminali che il lutto che hanno causato oggi, i poliziotti, le forze dell’ordine, la magistratura e tutta la società civile onesta di Brindisi faranno sì che non sia un tributo inutile.

A Brindisi ci sono poliziotti conosciuti per le loro doti di eccellenti investigatori e sono certo, continua Romano, che ha questa eccellenza si è già sommato lo sdegno per un atto così vile e la volontà di dare quanto prima un volto e un nome al barbaro assassino.

Come nel 1992 il sacrificio del giudice Falcone, di sua moglie e dei colleghi della scorta servì a dettare le coscienze di tutti gli italiani e fargli comprendere che la mafia e la criminalità era un cancro che attanagliava l’intero Paese e non solo la Sicilia, mi auguro che oggi, conclude Romano, il sangue innocente versato a Brindisi serva a infrangere il muro di omertà di quanti, sapendo qualcosa, verranno a denunciarlo perché direttamente si renderanno complici di questo assassinio.

Oggi, come vent’anni fa , serve ance un segnale chiaro dello Stato e del Governo perché faccia comprendere a questi vigliacchi assassini che sulla sicurezza del nostro Paese e soprattutto dei nostri giovani non si arretrerà di un solo millimetro.

Ulteriori dettagli nella nota allegata.

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