CAGLIARI: SIULP, scritte choc contro Polizia sintomo mancanza rispetto che anche Governo mostra nei confronti dei poliziotti.

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    Dichiarazione del Segretario Generale Felice Romano

    Le minacce e le ingiurie comparse sui muri di Cagliari e a Quartu Sant’Elena “Speziale libero”, “Mille Raciti”, “+ sbirri morti”, sicuramente opera di pochi criminali vigliacchi, considerato che si celano dietro l’anonimato, sono però un segnale allarmante dell’incoraggiamento che a questi delinquenti proviene dalla scarsa considerazione che lo stesso Governo dimostra nei confronti delle donne e degli uomini che servono il Paese in uniforme.

    Lo afferma in una nota Felice Romano – Segretario Generale del SIULP – nella quale, commentando e condannando le ennesime minacce a carico dei colleghi di Cagliari, scaturite per effetto della forte azione repressiva antidroga svolta in quella realtà nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai colleghi Cagliaritani, sottolinea due aspetti fondamentali.

    Oggi “la caccia allo sbirro” sempre più frequente tra i criminali e le frange estremiste, comprese quelle del tifo, sono il risvolto naturale ad un’opera di delegittimazione e di aggressione che proviene anche da alcuni rappresentanti le Istituzioni e dalla stessa azione di governo che, con i provvedimenti odierni, al vaglio del CDM, non perde occasione per sottolineare la quasi inutilità delle Forze di Polizia a garanzia della sicurezza dei cittadini e delle Istituzioni.

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    Parimenti sta diventando sempre più corposo il dubbio tra tutti gli uomini e le donne in divisa, che servono con dedizione e abnegazione il Paese, se valga ancora la pena per 1.300 euro al mese continuare in una professione che è quasi una missione, per noi che la svolgiamo, che è quotidianamente delegittimata dall’azione di governo e che ci espone a questi rischi per il sol fatto di garantire sicurezza e di affermare legalità.

    Mi auguro, conclude Romano, che il Governo riveda le proprie unilaterali decisioni ridando fiducia e legittimità a tutti noi servitori dello Stato senza i quali, sicuramente è a rischio la sicurezza di tutti.

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