Il SIULP esprime la più profonda soddisfazione per l’arresto del super latitante IOVINE antonio, capo storico del clan dei casalesi latitante da oltre 14 anni, per la grande professionalità dimostrata dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli che, con perseveranza e grande capacità, hanno saputo infliggere un ulteriore e durissimo colpo ai clan camorristici campani.
Ad affermarlo Felice Romano, Segretario Generale del SIULP che, nell’esprimere un grazie e un grande plauso ai colleghi della Squadra Mobile di Napoli, sottolinea come questo ennesimo ed importante risultato, che decapita il clan dei casalesi portando un colpo dritto al cuore della malavita organizzata campana, sia stato possibile malgrado i continui impegni che i colleghi napoletani hanno dovuto affrontare per l’emergenza rifiuti, frutto della incapacità della politica a trovare risposte concrete ai problemi reali di quel territorio, e grazie all’intuito investigativo e all’abnegazione degli uomini della Mobile di Napoli nonché alla loro capacità di utilizzare al meglio l’insostituibile strumento delle intercettazioni telefoniche ed ambientali.
Risultato questo, continua Romano, ascrivibile alla specificità della nostra insostituibile funzione di polizia di cui il Governo, anche per rispetto ai precisi impegni assunti in merito, bene farebbe a ricordarsene in sede di approvazione della manovra di stabilità relativamente alla salvaguardia degli aspetti retributivi, previdenziali e di carriera.
Per questo, conclude Romano, non possiamo sprecare quest’occasione per lanciare un ulteriore appello al Governo sulla necessità di mantenere gli impegni assunti circa il legittimo e irrinunciabile riconoscimento della specificità dei poliziotti.
Lanci di agenzia
CAMORRA: IOVINE; SIULP, GRANDE PROFESSIONALITA’ POLIZIOTTI
(ANSA) – ROMA, 17 NOV – L’arresto di Antonio Iovine dimostra la ”grande professionalita”’ degli uomini e delle donne della squadra mobile di Napoli che ”hanno inflitto un colpo durissimo ai clan”. Lo afferma il segretario del Siulp, Felice Romano, rivolgendo un appello al governo affinche ”mantenga gli impegni assunti circa il legittimo e irrinunciabile riconoscimento della specificita’ dei poliziotti”. L’arresto di Iovine, dice ancora Romano, e’ stato possibile ”malgrado i continui impegni che i colleghi napoletani hanno dovuto affrontare per l’emergenza rifiuti, frutto della incapacità della politica a trovare risposte concrete ai problemi reali di quel territorio, e grazie all’intuito investigativo e all’abnegazione degli uomini della Mobile di Napoli nonche’ alla loro capacita’ di utilizzare al meglio l’insostituibile strumento delle intercettazioni telefoniche ed ambientali”.