NAPOLI, 30 GIU – ”In queste ore in cui si apprende che per le rivelazioni di un pentito il capo della Mobile di Napoli, Vittorio Pisani, risulta indagato per favoreggiamento a favore di gruppi criminali operanti nel napoletano, il Siulp riconferma la propria fiducia nel capo della Mobile napoletana e in tutti gli uomini e le donne di quell’Ufficio”.
Cosi’, in una nota, Vincenzo Annunziata, segretario generale del Siulp di Napoli. ”In questi anni, malgrado le enormi carenze di risorse e mezzi, hanno condotto una vera e propria guerra ai clan camorristici piu’ efferati che operano su quel territorio e ai quali hanno inferto durissimi colpi fino a decapitare le stesse organizzazioni con l’arresto di pericolosi latitanti che ne erano a capo – sottolinea – la vicenda giudiziaria che in questo momento vede indagato il capo della Mobile non puo’ e non deve assolutamente incrinare la fiducia e la stima che tutti riponiamo in questo investigatore e nella sua squadra che, senza sosta e senza tentennamenti, si sono sacrificati per debellare la ferocia camorristica che da anni imperversa su quel territorio”. ”Ecco perche’ il Siulp, pur rispettoso degli atti dovuti e dell’operato che la magistratura sta effettuando – aggiunge – sara’ a fianco degli uomini e delle donne della squadra mobile di Napoli e del dottor Pisani affinche’, nel pieno rispetto del principio costituzionale del diritto di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva che attesti il contrario, nessuno possa offuscare la dignita’ e la straordinaria integrita’ oltre che capace professionalita’ dimostrata dai colleghi napoletani”. ”Sono certo – conclude Annunziata – che proprio nella risposta composta, professionale, ma di maggiore impegno nella lotta alla camorra, i colleghi napoletani dimostreranno la totale estraneita’ di quanto contestato a seguito delle dichiarazioni del pentito”.
Sulla stessa linea il segretario generale del Siulp, Felice Romano, che conferma ”la propria fiducia nel capo della Mobile napoletana ed in tutti gli uomini e le donne di quell’ufficio che in questi anni, malgrado le enormi carenze di risorse e mezzi, hanno condotto una vera e propria guerra ai clan camorristici piu’ efferati che operano su quel territorio e ai quali hanno inferto durissimi colpi fino a decapitare le stesse organizzazioni con l’arresto di pericolosi latitanti che ne erano a capo”. ”La vicenda giudiziaria che in questo momento vede indagato il capo della Mobile – precisa Romano – non puo’ e non deve assolutamente incrinare la fiducia e la stima che tutti riponiamo in questo investigatore e nella sua squadra che, senza sosta e senza tentennamenti, si sono sacrificati per debellare la ferocia camorristica che da anni imperversa su quel territorio. Il dubbio che la criminalita’ camorristica, attraverso l’utilizzo di pentiti, voglia decapitare la squadra mobile di Napoli per gli innumerevoli e brillanti risultati che ha conseguito contro i clan napoletani – aggiunge – e’ quantomeno legittimo”.
Per questo, conclude, ”bene ha fatto il prefetto Manganelli a riconfermare la fiducia al dott. Pisani e a tutti gli uomini e le donne della sua squadra”.