Rassegna stampa con le dichiarazioni di esponenti politici le cui dichiarazioni sono state fatte a seguito dell’intervista al Segretario Generale Felice Romano pubblicata sul quotidiano La Stampa lo scorso 2 settembre
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CANNABIS: SCOTTO (SI), CAMERA DISCUTA SUBITO LEGGE SU LEGALIZZAZIONE. Dopo parole Siulp su fallimento proibizionismo
Roma, 2 set. (AdnKronos) – “Ormai è evidente come il tema della legalizzazione delle droghe leggere vada affrontato subito. Dopo le parole importanti dette oggi da Felice Romano, segretario del sindacato di Polizia Siulp, a ‘La Stampa’, sul fallimento del proibizionismo è necessario che il Parlamento discuta al più presto la legge presentata dall’intergruppo parlamentare sulla Cannabis”. Lo afferma il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana Arturo Scotto.
“Sinistra Italiana ha già chiesto e ottenuto la calendarizzazione e ne chiederà la discussione in Aula a Montecitorio già dalla ripresa dei lavori di settembre alla prossima capigruppo – conclude Scotto -. Il tempo è maturo perché anche il nostro Paese si doti di una legge che metta fine al proibizionismo e regoli l’uso e il consumo della cannabis”.
Cannabis, Civati (Possibile): bene apertura poliziotti Siulp
(AGENPARL) – Roma, 2 set 2016 – “Felice Romano, segretario nazionale del Siulp, il più grande sindacato di polizia, ha detto parole molto importanti e di buon senso sulla legalizzazione della cannabis. Parole che si aggiungono ad altri autorevoli pareri a favore della legalizzazione come quello di Cantone e della Direzione Nazionale Antimafia. Come ha sottolineato Romano, dati alla mano, il proibizionismo non ha prodotto alcun effetto contro l’uso delle droghe leggere, influendo in maniera negativa invece sull’ingresso dei giovani nelle organizzazioni criminali e sull’utilizzo e la circolazione di droghe pesanti”.
Lo dichiara in una nota il deputato ex Pd e fondatore del movimento “Possibile”, Pippo Civati.
“Abbandoniamo i ‘falsi moralismi’ – dice Civati -, come chiede Romano, e approcciamoci alla discussione sulla proposta di legge, che tornerà in Commissione nei prossimi giorni, in maniera laica, scientifica e ragionata. Gli uomini e le risorse messi in campo per sanzionare e scoraggiare l’uso della cannabis potrebbero servire su altri fronti. Potremmo decongestionare il sistema giudiziario, potremmo strappare a rischi enormi centinaia di giovani che acquistano marijuana sul mercato illegale, senza certezze sulle sostanze contenute. Partiamo dai dati e non dagli slogan”.
CANNABIS: DELLA VEDOVA, ANCHE POLIZIA PER LEGALIZZAZIONE
Roma, 2 set. (AdnKronos) – “Il Siulp, principale sindacato di polizia, si schiera a favore della legalizzazione della cannabis. Dalle parole coraggiose e lucide del suo segretario Felice Romano sul fallimento del proibizionismo, oggi su La Stampa, ancora più slancio per la nostra proposta di legge #cannabislegale. Grazie”.
Lo scrive su Facebook il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, promotore dell’intergruppo per la legalizzazione.
CANNABIS: GIOVANARDI, SCONCLUSIONATA INTERVISTA DEL SEGRETARIO SIULP
Roma, 2 set. (AdnKronos) – “In una sconclusionata intervista il segretario generale del Siulp Felice Romano, non si capisce se a nome del sindacato o per la ricerca di una sua eventuale futura candidatura, si schiera per la legalizzazione della cannabis”. Così il senatore di Idea, Carlo Giovanardi.
“Forse al segretario – aggiunge Giovanardi – sfugge che la proposta presentata alla Camera non riguarda i minorenni, su cui evidentemente si concentrebbero gli sforzi della Criminalità organizzata per adescare nuovi futuri clienti per la cannabis e ogni altro tipo di droga”.
Per il senatore di Idea “ancora più singolare è l’idea di Romano di eliminare le sanzioni amministrative, come il ritiro della patente, proprio nel momento in cui è entrata in vigore una legge che definisce omicidio stradale e punisce con pene severissime chi provoca morti e feriti in stato di ubriachezza o dopo aver fumato uno spinello”. “Per fortuna l’opinione personale di Felice Romano non rappresenta né i poliziotti né la Polizia Italiana”, conclude Giovanardi.
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