(ANSA) – ROMA, 2 SET – “Quali risultati ha ottenuto il proibizionismo nel contrasto al traffico e al consumo di droghe leggere? Nessuno. Anzi: il consumo è aumentato e l’età dei ragazzi che ne fanno uso si è abbassata. Non solo: a fronte di un massiccio impiego di forze dell’ordine e alle risorse spese, non c’è stato nessun effetto sotto il profilo poliziesco-giudiziario, per non parlare della necessità di tutelare i più giovani e la loro salute. Ecco perché sono favorevole alla distribuzione dei derivati della cannabis
in centri controllati, a soggetti maggiorenni”.
Lo afferma Felice Romano, segretario del sindacato di Polizia Siulp, in un’intervista a La Stampa. Gli effetti della legislazione attuale quali sono? “Nessuno – risponde -, se non rovinare la vita di un giovane a causa di ripercussioni che neanche immaginava”, il ritiro della patente e l’esclusione dai concorsi e “poi ha ragione Cantone a sostenere che con questa situazione normativa aumentano i rischi che i ragazzi entrino in contatto con ambienti criminali”. “Nelle forze di polizia c’è sensibilità, ma prevale ancora un istinto conservatore. Questo anche perché in Italia siamo spesso governati da un falso moralismo. Non riteniamo morali le case chiuse, ma poi tolleriamo la prostituzione per le strade delle nostre città”