Comparto Sicurezza e Difesa – Risorse economiche disponibili per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro biennio economico 2008-2009; per la specificità lavorativa; per il riordino delle carriere e per la previdenza complementare.

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Ultimo aggiornamento 08/07/2013

 

Riportiamo di seguito la lettera, a firma congiunta del cartello dei sindacati di Polizia maggiormente rappresentativi, inviata al Ministro dell’Interno On. Roberto Maroni

Signor Ministro,
 
come rappresentanti della maggioranza delle organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato, Le esprimiamo viva preoccupazione per la prolungata assenza di comunicazioni riguardanti le problematiche di cui all’oggetto.
Infatti, dopo la grande manifestazione dell’ottobre scorso che aveva visto la partecipazione di 40.000 poliziotti, la scelta di non partecipare alla riunione presso il Dipartimento della Funzione Pubblica del successivo 22 dicembre, la decisione di confrontarci con il Ministro dell’interno e l’esito della riunione del 12 gennaio scorso, avevamo nutrito un cauto ottimismo per il prosieguo del confronto.
Avevamo, altresì condiviso il percorso, i tempi e le modalità per gestire in modo corretto e con reciproco rispetto le relazioni sindacali, Le avevamo testimoniato e riconosciuto la sensibilità dimostrata e la serietà con la quale alle parole aveva fatto seguire i fatti che avevano portato alla immediata sospensione dei programmati incontri alla Funzione Pubblica, per insussistenza delle risorse finanziarie e delle condizioni per la ripresa del confronto negoziale.
Nella medesima occasione i sindacati, dopo aver preso atto che il Governo ha cercato di garantire il turn over ed uno stanziamento aggiuntivo per il contratto di 100 milioni di euro, avevano sostanzialmente evidenziato l’esigenza di reperire ulteriori risorse economiche a fronte dell’insufficienza complessiva degli stanziamenti disponibili per far fronte agli impegni, indicati in oggetto, che il Governo aveva dichiarato di voler attuare.
Nell’occasione la S.V., nel condividere l’insufficienza di risorse, si era assunta l’onere di chiedere all’intero Governo un serio e sostanziale ripensamento sulle risorse economiche da destinare agli operatori della sicurezza da reperire dal Fondo Unico di Giustizia e dalle entrate dello Scudo Fiscale, rendendo noto le somme già contabilizzate e dichiarando che entro la fine di gennaio sarebbe stato emanato un D.P.C.M. per la ripartizione delle somme contabilizzate e disponibili.
Da quel 12 gennaio non è pervenuta più alcuna comunicazione e il rischio è che si voglia tornare ad un sistema di relazioni sindacali conflittuale alimentato da azioni e manifestazioni di protesta contro le politiche del Governo per la mancata realizzazione degli impegni e l’assenza di risposte alle legittime aspettative dei poliziotti, specie in una fase come quella pre elettorale che richiederebbe, invece, il massimo dello sforzo e dell’impegno concreto per guadagnarsi la fiducia e la credibilità istituzionale in una fase difficile e delicata per il Paese che richiederà solidarietà, coesione ed un aggravio dei carichi di lavoro che ricadrà, ancora una volta, sulle forze dell’ordine.
Ci chiediamo e le chiediamo di conoscere le ragioni di simili scelte e se onestamente i poliziotti si meritino una tale considerazione da parte del Governo.
Noi abbiamo sempre privilegiato il dialogo, la lealtà e la correttezza nei rapporti, ma se necessario, sappiamo anche difendere i nostri diritti in altro modo e con altre forme di lotta.
Sulla scorta di quanto sopra riteniamo di avere diritto ad un urgente cenno di riscontro.
Con viva cordialità
 
Firmato
Romano – SIULP
Tanzi – SAP
Tiani – SIAP
Giardullo – SILP per la CGIL
Leggeri – UGL Polizia di Stato
Maccari – Coisp-Up-Fps-Adp-Pnfi
 
i lanci di agenzia
SICUREZZA: POLIZIOTTI DI NUOVO SU PIEDE GUERRA. PRONTI A MOBILITAZIONE
 
(ASCA) – Roma, 3 mar – I poliziotti nuovamente ‘sul piede di guerra’ per le mancate risposte del governo sulle vertenze aperte per quanto riguarda le risorse economiche disponibili per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (per il biennio economico 2008-2009), per la specificita’ lavorativa e per il riordino delle carriere e la previdenza complementare. Tutti nodi ancora aperti mentre una ‘tregua’ sindacale era stata raggiunta dopo la grande manifestazione a Roma dell’ottobre scorso che aveva visto, per la prima volta, sfilare in una manifestazione almeno 40 mila poliziotti.

Le maggiori sigle sindacali della Polizia di Stato (Siulp, Sap, Siap, Silp-Cgil, Ugl-Polizia di Stato e Coisp) hanno denunciato oggi in una lettera inviata allo stesso Ministro dell’Interno, Roberto Maroni ”viva preoccupazione per la prolungata assenza di comunicazioni” da parte dell’esecutivo sulle questioni contrattuale ancora aperte.
Gia’ nei giorni scorsi lo stesso sindacato che riunisce i funzionari di polizia (Anfp) aveva denunciato il blocco degli straordinari per le forze di polizia. Il rischio, scrivono oggi i maggiori sindacati di polizia e’ che ”si voglia tornare ad un sistema di relazioni sindacali conflittuale alimentato da azioni e manifestazioni di protesta contro le politiche del Governo per la mancata realizzazione degli impegni e l’assenza di risposte alle legittime aspettative dei poliziotti, specie in una fase come quella pre elettorale che richiederebbe, invece, il massimo dello sforzo e dell’impegno concreto per guadagnarsi la fiducia e la credibilita’ istituzionale in una fase difficile e delicata per il Paese che richiedera’ solidarieta’, coesione ed un aggravio dei carichi di lavoro che ricadra’, ancora una volta, sulle forze dell’ordine”.
 ”Ci chiediamo e le chiediamo – scrivono i sindacati a Maroni – di conoscere le ragioni di simili scelte e se onestamente i poliziotti si meritino una tale considerazione da parte del Governo. Noi abbiamo sempre privilegiato il dialogo, la lealta’ e la correttezza nei rapporti, ma se necessario – si conclude – sappiamo anche difendere i nostri diritti in altro modo e con altre forme di lotta”.

 

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