CONTRATTO: il 27 ottobre aperto ufficialmente il tavolo delle trattative.

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Ancora troppe ombre per un percorso che porti ad un accordo.

Nel pomeriggio dello scorso 27 ottobre, come preannunciato, si sono ufficialmente aperte le trattative per il rinnovo del contratto del personale non dirigente relativo al triennio 2018/2021.

I lavori sono stati aperti dalla Ministra della Pubblica Amministrazione On.  Dadone alla presenza de Vice Ministro dell’Interno On. Mauri e dai Sottosegretari Baretta dell’Economia, Ferraresi per la Giustizia e Calvisi della Difesa, oltre al Capo della Polizia Gabrielli.

La Ministra Dadone dopo un breve saluto ha fatto intervenire i rappresentanti del governo delle Amministrazioni interessate che, unanimemente hanno ribadito la volontà di arrivare ad un accordo il prima possibile cercando di massimizzare al massimo le risorse stanziate cercando di valorizzare il più possibile il lavoro svolto dal personale di queste Amministrazione oggi più delicato e importante che mai in tempi di pandemia che richiedono ancora più impegno e professionalità.

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Subito dopo sono iniziati gli interventi delle OOSS e dei Cocer.

Il SIULP nel ringraziare per aver finalmente convocato il tavolo per il rinnovo contrattuale, atteso che quello precedente e’ scaduto il 31.12.2018, ha sottolineato l’inaccettabile mancata audizione delle OOSS in sede di predisposizione della legge di bilancio, nonostante una previsione normativa specifica che sancisce tale adempimento a carico del governo, così come l’assenza dei Ministri di tutte le Amministrazioni di questi Comparti sia politicamente significativa rispetto alla reale attenzione che l’esecutivo attribuisce alle donne e agli uomini in uniforme. E ciò nonostante le dichiarazioni quotidiane di vicinanza e di comprensione del delicato e difficile servizio che il personale rende al Paese,  per la tutela della sicurezza, interna ed esterna, e della stessa democrazia attesi gli ultimi episodi di violenza che si stanno registrando nelle varie città. In merito al contenuto delle trattative, dopo  aver richiesto tutti i dati relativi al numero del personale per ogni amministrazione, alle modalità con cui sono state ripartite le risorse stanziate e a quanto ammonta la parte con cui si vuole remunerare la specificità tenuto conto che oggi, nonostante le promesse fatte, ci troviamo in una condizione in cui lo straordinario, che per noi è obbligatorio, viene retribuito meno dell’ora ordinaria, ha denunciato  l’insufficienza delle attuali risorse per raggiungere un accordo soddisfacente e la necessità di reperire nuove risorse da destinare alla parte normativa e alla remunerazione degli accessori, rammentando che per questi Comparti il salario accessorio non è solo una modalità di integrazione del salario e quindi della politica distributiva del reddito, essa rappresenta la modalità per aumentare la funzionalità e l’efficacia dell’operatività della nostra funzione.

A tutto questo, ovviamente, si deve aggiungere la necessità di finanziamenti per poter rivalutare, almeno in modo perequativo rispetto ad altri comparti e comunque per uscire dallo stato di “sfruttamento di Stato” come quello che attualmente subiamo ora (il riferimento è stato allo straordinario, alle indennità di turnazioni esterne, alla mancata introduzione di indennità per le tue azioni in quinta e alla reperibilità, dell’OP, delle missioni, dei rimborsi dei posti in missioni, dei tickets restaurant, del trattamento previdenziale in ragione delle sentenze che si stanno registrando da parte della Corte dei Conti in merito alla corretta applicazione del metodo di calcolo che privilegia la parte militare ai danni del personale non militare, della tutela legale, quella sanitaria e delle malattie professionali, l’introduzione delle ferie solidali, dello Smart working come modalità ordinaria di organizzazione del l’orario di lavoro o delle modifiche sul ruolo dell’avvocata dello Stato circa la congruità delle parcelle degli avvocati di fiducia e delle condizioni che determinino il rimborso, la previdenza complementare e l’ammodernamento del regolamento di servizio e di disciplina).

In merito sempre alla parte normativa, è stata anche evidenziata le necessità e l’urgenza di fare piena chiarezza sulle regole che presiedono alle relazioni sindacali e alle modalità con cui si definisce la rappresentatività delle singole organizzazioni.

In tal senso, quindi, è stata avanzata la precisa richiesta di conoscere quale sia la volontà de Governo di reperire ulteriori risorse sia per il primo tavolo negoziale della Dirigenza che per questo tavolo contrattuale per Alimentare e retribuire la specificità retributiva, stipendiale e previdenziale riconosciuta, peraltro, da una legge specifica.

Ecco perché l’intervento del Siulp si è chiuso con una chiara richiesta in tal senso al fine di poter fare una attenta e ponderata valutazione se esistono o meno le condizioni per raggiungere un accordo che possa quantomeno contemperare le legittime aspettative del personale che da oltre un decennio attende investimenti adeguati e istituti rinnovati che consentano di esaltare la specificità e ricompensare i sacrifici che quotidianamente vengono affrontati dalle donne e uomini in uniforme.

Di analoga natura, ad eccezione di qualche posizione più possibilista per raggiungere un accordo con le attuali condizioni, sono stati tutti gli altri interventi sindacali e delle rappresentanze. La riunione si conclusa con l’impegno a convocare quanto prima una riunione in sede tecnica invitando le OOSS e le Rappresentanze a far pervenire piattaforme scritte nelle quali siano indicate le rivendicazioni che si vogliono portare al tavolo di confronto.

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