Controlli biometrici negli aeroporti UE

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Il 12 ottobre 2025 entra in funzione un nuovo sistema di controllo biometrico alle frontiere aeroportuali.

Si tratta dell’Entry/Exit System (EES), che raccoglie dati biometrici come impronte digitali e immagini facciali e consente la registrazione digitale di dati di riconoscimento dei cittadini di paesi terzi che entrano nella UE con l’identificazione automatica di coloro che non escono alla scadenza del visto.

I dati biometrici sono raccolti in modo differenziato a seconda del tipo di visto che il cittadino di un paese terzo esibisce alla frontiera e vengono conservati per tre anni. Per un visto di breve durata vengono raccolti i dati facciali (le impronte digitali sono comunque già registrate per il rilascio del visto). Nel caso di un visto più lungo, il sistema oltre all’immagine facciale registra anche quattro impronte digitali.

Sul portale della Commissione UE viene sottolineato che il sistema ESS soddisfa i più elevati standard di protezione dati e privacy, garantendo che i dati personali dei viaggiatori rimangano protetti e sicuri. In realtà non mancano i dubbi e le critiche relativi alla protezione della privacy e alla compatibilità con diritti fondamentali.

Sono previste campagne informative e attività di sensibilizzazione ai valichi di frontiera, compresi gli aeroporti dei paesi europei che utilizzano l’EESU, nonché presso i consolati dei paesi terzi.

Gli Stati Membri possono decidere di automatizzare il processo di identificazione tramite dati biometrici, istituendo controlli fai da te per le persone fornite di passaporto biometrico. Chi attraversa la frontiera con un passaporto tradizionale non può utilizzare i controlli automatizzati.

 

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