Coordinamento delle Forze di Polizia: “inaccettabili ed offensive le dichiarazioni dell’On.Le La Russa”

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Ultimo aggiornamento 22/12/2020

 

Coordinamento Forze di Polizia: inaccettabili e offensive le dichiarazioni dell’On.le LA RUSSA. Il Presidente BERLUSCONI chiarisca se è una posizione personale del Ministro della Difesa o è il pensiero del Governo.

Dichiarazioni dei Segretari Generali dei Sindacati di Polizia

 

Le dichiarazioni riportate da alcuni quotidiani il 6 u.s. e attribuite all’On.le Ignazio LA RUSSA, alle quali non abbiamo replicato nell’immediato per l’alto senso istituzionale del ruolo ricoperto, oltre che per senso di responsabilità e rispetto verso la tragedia verificatasi a L’Aquila, sono inaccettabili e offensive nei confronti della Polizia di Stato e degli oltre 100 mila poliziotti che quotidianamente operano con spirito di abnegazione per la sicurezza del Paese e dei suoi cittadini.

 

Come altrettanto inaccettabile è il silenzio assordante del Ministro dell’interno. Ad affermarlo sono i Segretari Generali dei Sindacati di polizia SIULP, SIAP-ANFP, SILP-CGIL, COISP, FSP UGL, CONSAP E UILPS che rappresentano la quasi totalità dei poliziotti italiani. Il rispetto per il dolore dei cittadini dell’Aquila e dell’Abruzzo ci avevano indotto a non replicare immediatamente alle affermazioni riportate dai quotidiani ed attribuite all’On.le LA RUSSA, ma la gravità delle stesse, soprattutto se a profferirle è un Ministro della Repubblica che sembra parlare come se fosse il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e non come responsabile di tutte le Forze Armate, impongono una ferma condanna da parte di tutti i poliziotti italiani e, auspichiamo – continuano i rappresentanti sindacali – anche da parte del Presidente del Consiglio affinché le stesse restino un pensiero dell’On.le LA RUSSA e non siano attribuite all’intero Governo.

 

Nemmeno nei momenti di maggiore “competizione” tra le due Istituzioni, che si ricordi a memoria d’uomo, si è mai registrato un attacco frontale ed offensivo nei confronti delle due Forze di Polizia a competenza generale da parte dei loro massimi responsabili come quello che ha fatto il Ministro della Difesa attuale.

 

È istituzionalmente miope, continuano i Sindacati di Polizia, lasciarsi andare in tali dichiarazioni sollecitano scelte che portano solo a divisioni e conflitti istituzionali pericolosi tra due Istituzioni importanti e vitali per la vita del Paese, in un momento in cui, grazie al grande senso dello Stato che poliziotti e carabinieri hanno, questi operatori stanno lavorando insieme e senza sosta per salvare dalle macerie quante più vite umane possibili.

 

Ci aspettiamo, proprio per il senso del dovere e l’attaccamento che da sempre queste donne e questi uomini dimostrano quotidianamente per lo Stato e per i suoi cittadini, che il Presidente Berlusconi, tra i pressanti impegni che la tragedia abruzzese gli sta imponendo e che ha priorità su tutto, trovi il tempo di confortare gli uomini e le donne della Polizia di Stato, rassicurandoli che nell’azione di governo non c’è nessuna classificazione “automobilistica” ma solo la volontà di intervenire immediatamente per razionalizzare al meglio il sistema sicurezza, esaltando le grandissime professionalità presenti e salvaguardando la status che ognuno si è scelto.

 

In un momento di estrema difficoltà economica come quella attuale, concludono i sindacati di Polizia, intervenire per coordinare al meglio le forze in campo, razionalizzando la distribuzione dei presidi sul territorio per meglio rispondere alle mutate esigenze di sicurezza che il Paese richiede, insieme all’individuazione di risorse da investire, resta la strada maestra per migliorare la sicurezza del Paese che è e resta la priorità nazionale.

 

Attribuire ai sindacati le disfunzioni e l’incapacità decisionale della politica, è miope politicamente e pericoloso per la tenuta del sistema.

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