Dal SAP alle sconfitte del sappinocchio 2.0

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    Quando la mistificazione serve a coprire gli insuccessi

    pinocchio_bugie

    Ora capisco perché in queste settimane il mio ex sindacato, cioè il Sap, mi sta mandando una marea di comunicati: cercano di fare confusione, mettendo nel calderone mille argomenti che col tetto stipendiale non c’entrano nulla per nascondere la loro sconfitta.

    Domanda: E quale è la sconfitta del Sap? Risposta: …che il merito dello sblocco del tetto stipendiale è dei Sindacati e dei Cocer mentre il Sappinocchio non ha ottenuto nulla e continua solo a fare confusione!

    A dire queste frasi chiarissime non è stato un attivista del Siulp, del Siap, del Silp/Cgil, dell’Ugl Polizia, del Coisp, della Uil Polizia o della Consap, ma uno dei tanti colleghi che erano iscritti al Sap 1.0 e che in questi giorni si sono disdettati, e tutt’ora continuano, dal nuovo Sappinocchio 2.0.

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    Queste frasi ce le siamo sentire dire al termine di una delle tante assemblee nel corso delle quali stiamo spiegando ai colleghi come stanno veramente le cose sullo sblocco del tetto stipendiale.

    Questo collega è un esempio dei tanti poliziotti che erano iscritti al Sap e che ora non si riconoscono più in una linea che ha fallito su tutti i fronti, mentre, al contrario, gli sforzi, del Siulp, del Siap, del Silp/Cgil, dell’Ugl Polizia, del Coisp, della Uil Polizia e della Consap hanno portato allo sblocco stipendiale dal 1° gennaio 2015.

    Ed i colleghi che non si fermano a guardare improbabili clip in maschera ma vengono ad ascoltare le nostre assemblee nelle quali parliamo di fatti reali e concreti, si rendono conto che da una parte c’è chi si è impegnato con fatica per portare a casa il risultato che dal 1° gennaio il tetto stipendiale verrà finalmente sbloccato, dall’altra c’è chi va in giro con una maschera sulla faccia a giocare sulla pelle dei colleghi per cercare, senza riuscirci, di nascondere il proprio fallimento ed una verità inequivocabile:

    DAL 1° GENNAIO 2015 PER I POLIZIOTTI, RICONOSCENDO LA SPECIFICITA’ DELLE FUNZIONI E DELLE ATTIVITA’ SVOLTE, A DIFFERENZA DI ALTRE CATEGORIE DI DIPENDENTI STATALI, NELLE NOSTRE BUSTE PAGA TROVEREMO I SOLDI DEGLI ASSEGNI DI FUNZIONE A 17, 27 E 32 ANNI DI SERVIZIO, ANZIANITA’ RETRIBUTIVE DEI PARAMETRI SUPERIORI PER TUTTE LE QUALIFICHE CHE NE HANNO DIRITTO (INCLUSI GLI EX DUE SCATTI AGGIUNTIVI PER ASSISTENTI CAPO SOVRINTENDENTI CAPO ISPETTORI CAPO ECC.), PROMOZIONI E AVANZAMENTI CON ADEGUAMENTI STIPENDIALI.

    TUTTO IL RESTO SONO CHIACCHIERE!

    COSI’ COME SONO CHIACCHIERE LE AFFERMAZIONI CHE PER PAGARCI QUESTI SOLDI TAGLIERANNO GLI STRAORDINARI E LE ALTRE INDENNITA’. DOVE STA SCRITTO? SOLO NELLA TESTA E NEI COMUNICATI DEL SAPPINOCCHIO!

    Se poi volessimo scendere nei particolari appare evidente che l’articolo 21 comma 3 di tale testo riporta quanto segue: Le disposizioni recate dall’articolo 9, comma 21, primo e secondo periodo, del decretolegge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, così come prorogate fino al 31 dicembre 2014 dall’articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2013, n. 122, sono ulteriormente prorogate fino al 31 dicembre 2015.

    In buona sostanza, il Consiglio dei Ministri (ma la Legge di Stabilità dovrà adesso essere posta al vaglio e all’approvazione del Parlamento) ha inteso prorogare sino al 31.12.2015 solo i meccanismi di adeguamento retributivi e le progressioni degli stipendi (classi e scatti) dei dirigenti pubblici, compresi quelli della Polizia di Stato (da Primo Dirigente a Dirigente Generale) mentre per tutti gli altri non c’è stata alcuna proroga al blocco del tetto retributivo in vigore fino al 31.12.2014, che pertanto cessa di sussistere dal 1° gennaio 2015!

    Questo fatto è innegabile ed anche il segretario generale del Sappinocchio, quando per la prima volta è stato costretto ad un contraddittorio è stato obbligato ad ammettere che lo sblocco stipendiale ci sarà.

    Ci voleva un contraddittorio in diretta radiofonica, poiché in questi comunicati si cerca di fare confusione per nascondere la verità, ovvero di essere stato un mero spettatore (il SAP) della forte azione rivendicativa per lo sblocco del tetto salariale, portata avanti da protagonisti – da Siulp, Siap, Silp/Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Uil Polizia e Consap.

    Un’azione rivendicativa chiara, aliena da altre logiche se non quelle sindacali, che ha avuto, e continua ad avere, un solo obiettivo: la tutela dell’operatore di Polizia e l’incremento del suo salario, che dal primo gennaio 2015 sarà un diritto esigibile.

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