Dichiarazioni sottosegretario Nitto Palma: informazioni non corrette danno soluzioni inefficaci contro il crimine

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    Siulp: informazioni non corrette ai vertici dell’apparato sicurezza possono generare soluzioni inefficaci contro il crimine

    Il sottosegretario all’Interno Francesco Nitto Palma, partecipando ad un programma televisivo, ha purtroppo diffuso informazioni non proprio corrette sul numero degli appartenenti alla Polizia di Stato e sull’effettivo loro utilizzo.

    I poliziotti in servizio oggi in Italia sono centomila e non centoventicinquemila come affermato dal sottosegretario; l’organico, stabilito nel 1989 ed ammontante a 107.000 posti presenta di fatti delle carenze sempre più vistose e sempre più rischiose per il livello di sicurezza.

    È senz’altro vero che il numero complessivo degli operatori della sicurezza (poliziotti, carabinieri, finanzieri, penitenziari e forestali) è tale da far balzare l’Italia in vetta alle classifiche dei paesi con più alto rapporto tra addetti alla sicurezza e cittadini; ma è altrettanto vero che da quasi 30 anni manca un coordinamento reale tra le varie forze di polizia, per cui persistono intralci, sprechi, duplicazioni e rivalità tali da ingessare l’intero sistema.

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    Dispiace infine constatare come il sottosegretario all’interno parli ancora di emergenza immigrati, visto che un problema di emergenza causato dai flussi migratori esiste, nel nostro Paese, da quasi 15 anni, esattamente da quando, agli inizi degli anni ’90, i poliziotti dovettero fronteggiare il primo importante sbarco di albanesi sulle coste pugliesi.

    Non di emergenza allora si deve parlare, ma di problema strutturale della sicurezza.

    Non serve pertanto la misura tampone dell’impiego straordinario di trentamila soldati dell’Esercito in funzione “anti-immigrato clandestino”, o “anti-stupro” o, semplicemente “anti”, che costa tanto e nulla produce, serve invece un investimento concreto sugli organici delle forze di polizia, sugli strumenti in dotazione e contestualmente un vero coordinamento tra le forze dell’ordine.

    Se un sottosegretario all’Interno si dimostra così poco attento ai problemi della sicurezza, comprendiamo come sia possibile adottare soluzioni sbagliate in tema di contrasto al crimine.

     

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