Il Direttivo Nazionale del SIULP, riunito il 4 e 5 dicembre presso l’Hotel “Selene” di Pomezia (RM);
APPROVA
La relazione introduttiva e le conclusioni del Segretario Generale Nazionale con i riferimenti agli importanti risultati raggiunti dall’Organizzazione in tema di proselitismo con un livello di rappresentatività che la conferma saldamente al vertice dell’intero Comparto Sicurezza e Difesa;
RIVOLGE
Un commosso saluto all’amica Franca Riccio, prematuramente scomparsa, instancabile quadro dirigente del SIULP che non ha mai smesso, nemmeno nei momenti di maggior sofferenza, di lottare per i diritti delle poliziotte e dei poliziotti;
RIFIUTA
Ogni tentativo di delegittimazione del primo sindacato della Polizia di Stato che, come dimostrato dalla storia, consegna ai poliziotti e all’intera comunità i valori consolidati nel tempo che delineano e identificano un punto serio, certo e irrinunciabile nel mondo della tutela dei diritti delle donne e uomini in divisa;
REGISTRA
Con favore, l’appostamento delle somme previste per il rinnovo del contratto di lavoro 2025/2027 che, grazie all’incalzante e coerente opera del SIULP, ha spinto il Governo a fissare l’attenzione sugli operatori del Comparto, tenendo fede a parte degli annunci spesi nel corso della campagna elettorale e valorizzando così l’insostituibile ruolo svolto dalla Polizia di Stato nella stabilità democratica del Paese;
ACCOGLIE POSITIVAMENTE
La convocazione delle OO.SS. a Palazzo Chigi per il 9 dicembre da parte del Governo che ha accolto le equilibrate, ma al contempo determinate, sollecitazioni del SIULP, ponendo le premesse per una interlocuzione nel corso della quale potrà essere data voce alle rivendicazioni della categoria, e prende atto della disponibilità manifestata dell’Esecutivo a lavorare su emendamenti alla legge di stabilità orientati a riconoscere al personale del Comparto Sicurezza e Difesa, valorizzazioni economiche sia sul trattamento retributivo che su quello previdenziale;
CONSIDERA
A tal fine imprescindibile l’individuazione degli appostamenti necessari alla copertura degli oneri previsti per l’avvio della c.d. “previdenza dedicata”, strumento di compensazione delle disutilità sofferte dalle donne e dagli uomini delle forze di polizia e delle forze armate, unico settore del pubblico impiego che sconta la mancata attivazione dei fondi previdenziali integrativi previsti dalla L. 395/1995 e le conseguenti penalizzazioni pensionistiche. Un impegno di spesa che richiede l’integrazione con ulteriori 280 milioni di euro dei 200 già accantonati, e che non appare quindi essere irragionevole;
RITIENE
Parimenti imprescindibile dare concretezza alla specificità, legislativamente statuita, che, al momento, non trova effettivo riscontro nella legge di bilancio, non potendo certo bastare ai bisogni dei lavoratori in divisa le pur apprezzabili espressioni di stima manifestate nella quotidianità purtroppo non accompagnate da tangibili ristori;
PRENDE ATTO
con inquietudine, dell’ipotizzato innalzamento dell’età ordinamentale per l’accesso alla pensione di vecchiaia, provvedimento che, a tacer d’altro, sarebbe adottato in spregio al doveroso confronto con le rappresentanze dei lavoratori e produttivo di insuperabili criticità nella gestione della quotidianità delle mission istituzionali cui sono chiamate le amministrazioni del comparto, posto che non andrebbe in alcun modo a temperare le prioritarie esigenze organizzative dell’apparato, le cui sofferenze sono da individuare nella carenza di quadri intermedi e segnatamente nel ruolo degli ispettori, che senza adeguati interventi ordinamentali mirati al ripianamento dell’organico porterà ad una paralisi del sistema;
RITIENE
Che debba, al riguardo, essere ribadita l’articolata serie di interventi da tempo proposti dal SIULP consentendo, da un lato il trattenimento in servizio su base volontaria del personale del ruolo degli ispettori per non più di due anni oltre il limite di anzianità oggi stabilito, alla stessa stregua di quanto già oggi prevede l’art. 59 del DPR 335 del 1982 per gli altri ruoli di base, e dall’altro dando finalmente attuazione al progetto di revisione dell’architettura ordinamentale presentato dall’esecutivo ancora nello scorso mese di marzo;
INVOCA
Quindi, la più celere definizione del disegno di legge “Forze di Polizia” che, conservandone le peculiarità d’urgenza, contenga modifiche di reale efficacia normativa capaci di rispondere alle esigenze operative e, soprattutto, che possa fornire risposte certe sotto il profilo dell’ordinamento e delle progressioni di carriera, estendendo la fase transitoria del cd. riordino delle carriere sino al 2029, immaginando la prosecuzione dei concorsi a modalità semplificata, parametrandoli alle vacanze generatesi al 31 dicembre di ogni anno, a far data dal 2024, con lo scorrimento integrale delle graduatorie dei concorsi interni in atto che favorirebbero una immediata iniezione di Ufficiali di Polizia Giudiziaria;
RECLAMA
Una maggiore fluidità nell’erogazione degli anticipi e dei rimborsi per le spese legali sostenute per fatti in servizio, che nonostante i recenti significativi miglioramenti degli istituti normativi che li disciplinano e nonostante il notevole impegno profuso dal competente Servizio della DAGEP, sconta il ritardo determinato dal vischioso percorso burocratico esterno all’amministrazione, nonché l’implementazione del welfare con tutele assicurative in ambito sanitario più rispondenti alle crescenti esigenze incontrate dai colleghi e dalle rispettive famiglie. Guarda, per questo, con interesse all’emendamento che prevede importanti finanziamenti specificamente destinati ad una polizza assicurativa sanitaria. Non può, inoltre, essere ulteriormente taciuta, l’atavica questione legata al ritardo nella liquidazione delle ore di straordinario che, allo stato, viene corrisposta ai colleghi con un ritardo di oltre 2 anni determinando, di fatto, una vera e propria forma di maltrattamento in danno a coloro che per soddisfare le esigenze dell’Amministrazione, sono costretti a permanere sui luoghi ove svolgono la loro attività di servizio. Così come risulta quanto mai indifferibile giungere a una soluzione che possa sanare l’attuale impianto remunerativo in tema di scorta nei servizi di rimpatrio internazionale, prevedendo – se non altro per evitare incomprensibili sperequazioni – l’omologazione degli importi a quelli previsti per l’attuale modello dei centri in Albania, recentemente istituiti;
DA’ PIENO MANDATO
Alla Segreteria Nazionale di promuovere ogni azione utile a far recepire il portato dell’orientamento giurisprudenziale riaffermato da recenti pronunce del Consiglio di Stato e del TAR Lazio in materia di riconoscimento dell’indennità di trasferimento d’ufficio ai vincitori dei concorsi interni da vice ispettore, e delle aliquote riservate agli interni dei concorsi pubblici per l’accesso al ruolo degli ispettori, assegnati ad altre sedi al termine dei corsi di formazione, se del caso dando corso ad iniziative in sede giurisdizionale;
RESPINGE
Ogni tentativo di opache interpretazioni sulla disciplina della rappresentatività sindacale, distorsive del chiaro tenore delle disposizioni contrattuali e delle rigorose coordinate ermeneutiche tracciate in subiecta materia dalla giurisprudenza amministrativa. Auspica, a tal fine, che la trasparenza sia assicurata anche con l’espressa indicazione sullo statino paga del codice di riferimento e del nome dell’organizzazione sindacale alla quale il singolo iscritto ha conferito la delega;
RISCONTRA
Una inaccettabile inerzia rispetto ai, a lungo attesi, processi di riforma del Regolamento di Servizio e del Regolamento di Disciplina. A distanza di quasi due anni dall’istituzione delle commissioni paritetiche che dovevano lavorare a questi progetti, non solo non è mai stata fissata alcuna convocazione dei componenti di nomina sindacale, ma pure è mancata qualunque informazione circa l’eventuale bozza di proposta elaborata dai componenti nominati dall’Amministrazione. Dà quindi mandato alla Segreteria Nazionale di chiedere al vertice del Dipartimento se sia ancora interessato ad allineare l’ordinamento interno all’evoluzione normativa ed alla lettura corrente dei fondamentali principi costituzionali.
OSSERVA
Con profonda preoccupazione la tendenza a valutare forme di violenza verso le forze di polizia come penalmente irrilevanti, che rischia di intaccare ulteriormente la già fragile forza dissuasiva di un sistema dell’esecuzione penale percepito come certezza di impunità.
RITIENE
Non vi sia alternativa ad aderire all’invito ad abbassare i toni delle manifestazioni di piazza per ricondurre il dibattito pubblico in una cornice di confronto civile atto a favorire un contesto propizio all’espressione pacifica di qualsiasi idea, indipendentemente dalla sua condivisione o dal dissenso rispetto alle politiche della maggioranza di turno. Posto che nel nostro sistema democratico il diritto di manifestare è un valore prioritario che le forze dell’ordine di impegnano a garantire con comprovata professionalità.
AUSPICA
Pertanto siano evitate esasperazioni quali quelle che gli organi di stampa hanno attribuito ad un rappresentante sindacale che ieri, nel corso dello sciopero dei lavoratori dell’ex Ilva, avrebbe fomentato i manifestanti a forzare il cordone delle forze dell’ordine schierate nel dispositivo di ordine pubblico. Nessuna rivendicazione, nemmeno quelle di chi si batte per mantenere il proprio posto di lavoro, può infatti prescindere dal rispetto dei diritti dei lavoratori in divisa impegnati per garantire il diritto di manifestare.
INVOCA
Per l’effetto l’adozione di misure che dissuadano i professionisti del disordine, prevedendo sistemi sanzionatori certi per assicurare adeguati strumenti di tutela e la dovuta dignità a chi è chiamato a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica in ossequio al giuramento di fedeltà prestato; al contempo appare non più rinviabile la costituzione presso le Procure della Repubblica di pool specializzati nelle indagini per individuare e perseguire i responsabili degli scontri e l’approntamento di misure sanzionatorie di natura pecuniaria da infliggere nei confronti dei medesimi, anche indipendentemente dall’avvio di un procedimento penale, ferme restando le ordinarie responsabilità risarcitorie per i danni arrecati.
CONSIDERA
Fondamentale proseguire nell’organizzazione di momenti di confronto pubblico sui temi di interesse della categoria che, come hanno dimostrato le recenti iniziative organizzate dalle Segreterie Provinciali di Roma e Firenze, sono un insostituibile veicolo di promozione delle politiche sindacali del SIULP e contribuiscono al consolidamento del consenso dei colleghi; va più in generale apprezzato lo straordinario risultato ottenuto che vede confermata la leadership dell’Organizzazione quale unico, stabile e credibile punto di riferimento per l’intero Comparto Sicurezza e Difesa.
RITIENE
Occorra rilanciare l’attività del gruppo di lavoro che si occupa delle pari opportunità e delle politiche di genere per elaborare proposte finalizzate a rimuovere i disagi incontrati nella quotidianità professionale nel conciliare gli impegni di lavoro con la gestione delle famiglie, soprattutto nella delicata fase dei primi anni di vita dei figli.
APPROVATO ALL’UNANIMITA’
Roma, 5 dicembre 2025






