ECRI ACCUSA DI RAZZISMO LE FORZE DI POLIZIA ITALIANE

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ECRI ACCUSA DI RAZZISMO LE FORZE DI POLIZIA ITALIANE. ROMANO (Siulp): “Accuse di razzismo del Consiglio d’Europa farneticanti e oltraggiose. Il Governo chieda spiegazioni in merito”.

 

“L’opinione pubblica scopre oggi dell’esistenza di un ente, il Consiglio d’Europa, che si produce in una spericolata acrobazia argomentativa che, partendo dalla preoccupazione per lo scadimento del linguaggio usato nel confronto politico interno, arriva, non si sa bene secondo quali percorsi deduttivi, a lanciare accuse di razzismo alle forze di polizia italiane. Una approssimazione ancora più grave perché nemmeno si è avvertito il dovere di chiarire quali siano le fonti alle quali i latori di tali farneticanti conclusioni abbiano attinto per approdare a simili valutazioni.

Insultare deliberatamente le donne e gli uomini che quotidianamente si impegnano per assicurare la sicurezza e la libertà dei cittadini e, soprattutto, dei milioni di stranieri che, proprio grazie a questa diuturna dedizione possono beneficiare dei diritti fondamentali assistiti dai presidi costituzionali, non può che essere stigmatizzato come un indegno tentativo di introdurre strumentali momenti di frizione nella dialettica domestica.

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Parliamo di onesti lavoratori dello Stato che hanno svolto il loro onorevole servizio con governi espressione delle più svariate sensibilità politiche, nessuna delle quali si è mai accorta di avere alle dipendenze le orde di xenofobi in divisa la cui presenza viene denunciata oggi dall’ Ecri, la commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa”.

Così in una nota, Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico: “Troviamo invero decisamente singolare che proprio chi parla di imbarbarimento della comunicazione politica sia chi per primo si lascia andare ad affermazioni di inaudita violenza, più adatte ad una baruffa da osteria che ad un protocollo di comunicazione istituzionale, che in congiunture in cui, come quella attuale, si vivono momenti di forti tensione sociale, rischiano di alimentare l’hate speech verso le forze di polizia.

Ecco perché, nel ringraziare sentitamente e doverosamente  il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver rinnovato  la sua vicinanza e stima alle nostre Forze di polizia, riteniamo indifferibile che il Governo si attivi con ogni consentita urgenza per chiedere spiegazioni circa gli sconcertanti contenuti di un rapporto elaborato secondo una prospettiva inquinata da pregiudizi e priva di oggettivi elementi di riscontro che ha provocato profonde ferite alla dignità dei lavoratori delle forze di polizia italiane”.

Roma, 22 Ottobre 2024

 

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