Emergenza immigrazione, Reparti mobili e utilizzo microtelecamere

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    Riportiamo il testo del comunicato congiunto sull’esito incontro col Prefetto Marangoni vice Capo vicario

    Questa mattina, come preannunciato si è tenuto l’incontro sulle tematiche relative alle problematiche sanitarie legate all’emergenza immigrazione, nonché su quelle concernenti l’utilizzo delle microtelecamere nei servizi di O.P.- La delegazione dell’Amministrazione era  presieduta dal Prefetto Alessandro MARANGONI, Vice Capo Vicario e composta dal Direttore Centrale della Sanità Dr. Giovanni Cuomo e dal Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali V. Prefetto Tommaso RICCIARDI.

    Sul primo punto, il Prefetto Marangoni ha illustrato le attività di prevenzione e profilassi già predisposte dalla Direzione Centrale della Sanità in merito all’allarme sanitario creatosi con l’operazione Mare Nostrum  con riferimento al rischio che corrono i colleghi impegnati, a vario titolo nella gestione dell’emergenza immigrazione. Per questo, al fine di individuare nuove e più incisive prassi finalizzate all’informazione e alla tutela dei poliziotti, è stato predisposto un tavolo tecnico con tutte le altre Forze di Polizia per la redazione di un protocollo, con cui procedere all’informazione dei colleghi e al reperimento di nuovi e migliori dispositivi di protezione individuale (mascherine dotate di filtri, guanti monouso, profilassi per i casi sospetti ecc.).

    Le OO.SS., nel prendere atto di quanto affermato e nel riconoscere l’impegno della Direzione Centrale di Sanità con cui si è adoperata per la migliore risoluzione delle problematiche evidenziate, hanno sollecitato il Vice Capo Vicario a rappresentare al Ministro Alfano la necessità di far intervenire il Governo su due questioni prioritarie.

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    La prima relativa all’esigenza di reperire i fondi per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale e di somministrazione  della profilassi con riferimento sia ai casi sospetti già registrati, sia per  rassicurare coloro che sono preoccupati per l’esposizione già avvenuta.

    La seconda questione, atteso il rischio che alcuni agenti patogeni di malattie infettive di cui gli immigrati sono spesso portatori e che implicano periodi di incubazione anche molto lunghi (TBC, epatite ecc.), attiene alla necessità di predisporre una norma per il riconoscimento delle malattie professionali inerenti l’attività del poliziotto per i rischi sia insiti nell’attività stessa (malattie cardiovascolari, dell’apparato scheletrico e motorio, psicosomatiche ecc.) che quelle per esposizione a contagio quali le malattie infettive.

    Su quest’ultimo punto in particolare, così come per i precedenti, il Vice Capo Vicario ha garantito l’impegno dell’Amministrazione per giungere ad una soluzione legislativa che tuteli i poliziotti in caso di contrazione di malattie insite nell’attività del poliziotto.

    Relativamente al secondo punto all’ordine del giorno, il Prefetto Marangoni ha illustrato le modalità di sperimentazione delle microtelecamere nei servizi di O.P. introdotte per implementare le dotazioni tecniche dei colleghi impiegati in modo da ampliare le aree di controllo visivo dell’evento che consentiranno, in via prioritaria come richiesto dal Sindacato, di assicurare una maggiore tutela degli stessi colleghi in caso di scontri grazie all’acquisizione di materiale video-fotografico.

    La sperimentazione, che durerà sei mesi vedrà coinvolti i Reparti di Roma, Milano, Napoli e Torino per l’impiego nelle rispettive province.

    Le OO.SS. nel prendere atto della proposta di sperimentazione,  hanno evidenziato la necessità di estendere la stessa anche ad altri servizi e in via prioritaria a quelli del controllo del territorio con l’adozione di tecnologie che consentano le acquisizioni di immagini dall’alto e su tutto il teatro dell’evento (ad esempio con l’uso dei droni). Sono stati forniti suggerimenti sulle modalità di sperimentazione, come rappresentato dai colleghi che operano nei Reparti, i quali hanno unanimemente richiesto che si solleciti il Governo a reperire i necessari fondi al fine dell’acquisto delle microtelecamere per tutti i colleghi addetti ai servizi anzidetti.

    La riunione si è chiusa con l’impegno dell’Amministrazione a dare seguito alle richieste del Sindacato oltre che  ad aggiornare su eventuali sviluppi o modifiche rispetto alla sperimentazione.

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