Di seguito la lettera inviata al Ministro dell’Interno Roberto Maroni ed al Capo della Polizia Pref. Antonio Manganelli, dal Segretario Generale Felice Romano
Signor Ministro,
ho più volte affermato che non c’è conquista economica che possa essere barattata con la libertà e con il livello di emancipazione che gli operatori di polizia si sono conquistati grazie al sindacato.
Purtroppo, sempre più spesso da circa un anno a questa parte, siamo costretti a rincorrere le “concessioni” che il Governo, attraverso i vari Ministri interessati, elargisce a favore di una sola parte del Comparto sicurezza e difesa, quella militare, al solo scopo di far credere che si può fare a meno di una voce che tuteli i diritti degli operatori come il Sindacato.
L’ultima, in ordine di tempo, riguarda il D.M. emanato il 16.4.2009 dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di concerto con i Ministri della Difesa, dell’Economia e delle Finanze e del Lavoro e della salute e delle politiche sociali, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29.7.2009 serie generale n.174.
Con tale decreto, ai colleghi appartenenti alle Forze di Polizia a status militare e alle Forze Armate che abbiano frequentato e completato corsi di formazione generale, professionale e di specializzazione presso scuole e istituti militari, presso i reparti d’impiego o presso scuole e centri di specializzazione, qualificazione e aggiornamento professionale anche non militari, sia in Italia che all’estero, è riconosciuto, a domanda, il corrispondente di qualifica dei corsi di studio dell’istruzione professionale, secondo la tabella “A” annessa al decreto in parola.
Tali riconoscimenti, sempre a norma del citato decreto, hanno la stessa natura di titoli di studio e la medesima validità così come indicato dall’art.2 del D.M. 14.4.1997 n.250 e consentono l’ammissione al quarto anno dei corsi di studio di istruzione professionale nonché l’ammissione agli esami di stato per il conseguimento del diploma di Stato di istruzione professionale conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.
Siffatta situazione, Signor Ministro, evidenzia a parere di chi scrive una gravissima sperequazione in danno dei poliziotti ed un palese tentativo di minare il comparto sicurezza, la dignità dell’Istituzione Polizia di Stato oltre che la credibilità del sindacato.
Conoscendo la Sua sensibilità e l’impegno che quotidianamente profonde per la Polizia di Stato, sono certo che condividerà la necessità di un intervento urgente per correggere questo grave atto consumato in danno dell’Istituzione e di tutti i suoi appartenenti.
Per questo, nel rinnovarle sentimenti di elevata stima e fiducia, resto in attesa delle determinazioni che riterrà opportuno adottare per sanare questa grave ingiustizia operata in danno di tutti i poliziotti.
Cordialissimi saluti.