Dispositivi di sicurezza dei veicoli di servizio. Esigenza di estendere le protezioni passive a tutti i veicoli impiegati in servizi operativi
Riportiamo il testo della lettera inviata al Sig. Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S., in data 24 gennaio u.s.:
“Signor Capo della Polizia,
quanto occorso a Taranto lo scorso fine settimana ha evidenziato, ove mai ancora ce ne fosse stata la necessità, la professionalità e la dedizione che caratterizza l’indefesso quotidiano impegno degli operatori della Polizia di Stato.
Resta la consapevolezza che, se oggi possiamo celebrare i due eroici colleghi attraverso le foto che li ritraggono sorridenti, ancorché visibilmente segnati dalla drammatica esperienza vissuta, è anche grazie alla protezione offerta dal parabrezza blindato che, arrestando i proiettili provenienti dalla posizione frontale, ha evitato di dover aggiungere i loro nomi al già troppo lungo elenco di quanti hanno compiuto l’estremo sacrificio per assicurare il rispetto delle regole che presidiano le fondamenta della democrazia repubblicana e la serena convivenza dei consociati.
Una constatazione che non può essere disgiunta dalla preoccupazione per la crescente, e non da oggi, serie di altrettanto brutali aggressioni che diuturnamente attingono le donne e gli uomini della Polizia di Stato, delle Forze di Polizia e delle helping professions in generale, incentivate da un inaccettabile silenzio, o quantomeno da una colpevole inerzia, da parte della politica, che non sembra essere in grado di andare oltre le rituali formule di adesione al compiacimento collettivo per gli straordinari risultati perseguiti, o di prendere parte al commosso breve momento dedicato a chi, purtroppo, è caduto per la difesa delle istituzioni.
La sconcertante indolenza delle preposte istituzioni non può però impedire una seria, indifferibile riflessione interna circa la necessità di approntare un adeguamento delle difese passive anche di tutti gli altri autoveicoli di servizio impiegati in attività di controllo del territorio, ovvero in servizi operativi. Pensiamo, ad esempio ma senza che ciò possa esaurire il novero delle attività potenzialmente a rischio, alle pattuglie della Polizia Stradale, specialmente quelle adibite alla vigilanza in ambito autostradale, o agli equipaggi dei R.P.C.
Quanto accaduto a Taranto dimostra infatti come la spregiudicatezza degli antagonisti, che non esitano a sparare per uccidere pur di assicurarsi l’impunità da reati minori, non consente di tergiversare ulteriormente. Siamo alle prese con una crescente spirale di violenza verso chi rappresenta le Istituzioni che, nelle more che l’ignavia dei decisori politici sia rimossa, pone quella da noi qui sollecitata come una non derogabile priorità.
Siamo per questo a chiederLe di attivare, con ogni consentita urgenza, le preposte articolazioni del Dipartimento della P.S. onde studiare un piano per dotare di dispositivi antiproiettile tutte le auto oggi destinate ad attività operative e, soprattutto, l’inserimento di queste particolari dotazioni nei capitolati delle future gare per l’assegnazione delle forniture.
Nell’attesa di un cortese riscontro, voglia gradire cordiali saluti e sensi di elevata e rinnovata stima.”