Prot. 2.3/912/SF/2025
Oggetto : Fesi 2024 – Accordo integrativo relativo alle attività Info – investigative. Richiesta di urgenti chiarimenti.
Abbiamo informalmente acquisito copia della circolare indirizzata agli Uffici Amministrativo Contabili con la quale, lo scorso 11 luglio, la Direzione Centrale per i Servizi di Ragioneria – Ufficio VI – TEP ha avviato “la ricognizione utile alla quantificazione ed alla liquidazione di una nuova fattispecie di indennità (indennità per attività info investigativa) da corrispondere a titolo di FESI 2024”.
Una iniziativa che sorprende non poco. Sia perché non è stata in alcun modo concordata, quantomeno non con la scrivente Segreteria Nazionale, e ciò, in un ambito squisitamente contrattuale quale quello in argomento, realizza un rumoroso strappo delle dinamiche negoziali. Sia perché il contenuto, che individua un elenco di articolazioni considerate come interessate alla attribuzione dell’indennità, non corrisponde affatto a quanto si era astrattamente ipotizzato nella prima e unica riunione programmatica in argomento, nel corso della quale sono emerse posizioni distinte e non di rado distanti tra Amministrazione e 00.SS.. Sia perché la nota si sbilancia anche ad indicare il minimo di presenze mensili che devono essere considerate utili al fine dell’effettivo riconoscimento dell’indennità. Ora è pur vero che di tale criterio si era discusso nel corso dell’unico tavolo di confronto sinora tenuto. Ma non si era poi fatto alcun approfondimento, riservando ad un successivo incontro, non ancora convocato, il dettaglio della disciplina, restando da stabilire ad esempio se, come noi riteniamo, gli infortuni in servizio andassero o meno considerati a tal fine come presenze.
Ad aggiungere ulteriore collera è poi la constatazione che l’aver indicato nella medesima nota i codici per l’inserimento della voce Fesi in narrativa nei fatti anticipa gli effetti di un eventuale accordo non ancora raggiunto, legittimo essendo interrogarsi su un processo di lavorazione che potrebbe poi risultare inutile ed imporrebbe una duplicazione dell’attività svolta per la rimozione di quanto azzardatamente inserito nel sistema.
Resta lo stupore, o forse sarebbe più corretto dire l’indignazione, per una divulgazione avvenuta senza alcun preavviso alle rappresentanze dei lavoratori, costrette oggi a riscontrare le comprensibili lamentele di un consistente numero di operatori che, stando a quanto postulato nella circolare oggetto dell’odierna severa critica, risulterebbero esclusi dal beneficio pur svolgendo incarichi palesemente riconducibili alla ratio per la quale l’indennità è stata immaginata.
Senza la pretesa di fornire un esaustivo elenco delle articolazioni che per il Siulp dovevano esserne destinatarie, ci limitiamo a segnalare l’incomprensibile esclusione del personale della D I. A., di quello della Polizia Scientifica, delle squadre Informative della Polizia Amministrativa e degli Uffici Immigrazione. Non si può evitare poi di stigmatizzare la contraddittorietà insita nell’aver esteso il benefìcio alla Squadra Anticrimine e Squadra Informativa dei Distretti e dei Commissariati Distaccati e sezionali di P.S., escludendo invece per oscure ragioni quello delle Divisioni Anticrimine delle Questure.
Per tutto quanto precede, considerato che quella impropriamente classificata come una ricognizione dovrebbe essere avviata, come si legge, a decorrere dal 30 luglio prossimo, l’ente di mediazione in indirizzo si attivi in modo che sia disposta l’immediata sospensione di ogni attività di rilevazione, e che la circolare di cui siamo ad occuparci venga altrettanto tempestivamente revocata, diffidando l’Amministrazione dal procedere a qualsivoglia ulteriore iniziativa unilaterale, ovvero non preceduta dalla imprescindibile interlocuzione con le Segreterie delle 00.SS. maggiormente rappresentative.
Distintamente.