Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali: esito 4° incontro

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    Si è tenuto, il 5 aprile 2019, un altro incontro per la definizione dell’intesa sul pagamento del FESI per i servizi resi nel 2018 dal personale di P.S. La riunione si è svolta presso la sala Europa, in Via Panisperna, ed è stata presieduta dal Direttore dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali Dr.ssa Maria De Bartolomeis, che ha nuovamente confermato una maggiore disponibilità di fondi a disposizione del Fesi per l’anno 2018.

    Il confronto ha avuto un primo momento di dibattito sulla questione, secondo noi lapalissiana, del calcolo del forfettario per i cambi turno previsto per i Reparti Mobili. Il metodo oggi utilizzato, che prevede la liquidazione in dodicesimi, ha dato luogo a una serie di controverse interpretazioni e per le quali abbiamo chiesto la definizione di regole, certe e omogenee, che rimuovano ogni residuale perplessità. L’accordo dovrà contenere un profilo normativo assolutamente chiaro, e che non potrà essere più discusso dando luogo a spiegazioni che definiamo eufemisticamente fantasiose e dovrà consentire, assolutamente, il pagamento totale dell’emolumento a chi è in forza ai Reparti Mobili, prevedendo la decurtazione, mediante il calcolo in dodicesimi, solo per coloro e solo per i mesi nel corso dei quali l’appartenenza, è venuta meno per un trasferimento, in entrata o uscita, oppure per un’aggregazione. Appartenenza e non la presenza, considerando, inoltre, imprescindibile le assenze legittime ovvero congedi, malattie, permessi, come aspetti che non possono minimamente intaccare il diritto in questione.

    Il confronto è proseguito nella direzione di una seria riflessione sulla necessità di differenziare la reperibilità ex art. 64 L. 121/81 da quella pattizia. Si è ripetuto che l’art. 64 della Legge 121/1981 è utilizzato, in modo disarmonico, spesso da chi vuole sottrarsi da un controllo sindacale. Tale strumento, gestito unilateralmente dall’Amministrazione, è pagato attingendo dalle risorse del Fesi il quale rappresenta, giusto per ricordarlo, il frutto delle nostre rivendicazioni. In altri termini non si può più accettare che i soldi del Fesi siano utilizzati per pagare un’indennità che non prevede alcun accordo col Sindacato, lasciando unicamente all’Amministrazione la sua diretta applicazione. Tuttavia si è convenuto, per far fronte al pagamento delle somme dovute ai colleghi, di approfondire in seguito la questione anche valutando, eventualmente, nuove modalità di pagamento con somme diverse da quelle riconosciute alle reperibilità pattizie soprattutto alla luce, proprio, di un uso un po’ troppo disinvolto dei turni disposti ex art.64 L.121/81 che tra l’altro sono anche aumentati.

    L’incontro è proseguito analizzando un terzo aspetto. Mantenendo vivo quel senso di responsabilità che contraddistingue il nostro agire, riteniamo, come già affermato, che la destinazione delle risorse aggiuntive, così come dispone il DPCM del 21 marzo 2018, devono andare a ripagare, in maniera dignitosa, il personale impiegato nei turni di servizio serali e notturni del controllo del territorio e delle sale operative e/o radio. Fasce d’impiego e tipologie di servizio che notoriamente arrecano maggiore disagio al personale in servizio operativo nelle Questure, nei Commissariati e in tutte le specialità della Polizia di Stato.

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    Esiste una convergenza molto importante verso tale soluzione, ed è sufficiente andare a individuare con chiarezza le fattispecie da ricomprendere per evitare le solite, spiacevoli, interpretazioni. La chiara volontà, ampiamente maggioritaria, emersa dal tavolo di confronto ha rigettato, ancora una volta, posizioni di chi ha preferito la strada degli annunci pubblicitari privi di contenuti. Abbiamo scelto, quindi, anche per rimanere coerenti con le indicazioni finalistiche individuate in sede di erogazione degli stanziamenti, di riconoscere il particolare disagio di ben determinate categorie di operatori.

    La riunione per ogni aspetto decisionale è stata aggiornata al prossimo giovedì, 11 aprile, auspicando di arrivare quanto prima alla sottoscrizione dell’intesa e alla concreta erogazione economica al personale

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